SANT'AGATA DE GOTI- “Sant’Alfonso”,urge cassa automatica

g.f. da 'Il Sannio Quotidiano' 
Attendendo tempi decisamente migliori, siamo ancora qui a registrare voci inerenti disagi legati al Sant’Alfonso Maria de Liguori. Ad essere lamentata è (anche) la problematica connessa al pagamento delle prestazioni. Esse siano quelle distrettuali o, ancora, quelle riconducibili alle attività tipicamente ospedaliere. L’inghippo risiede nel fatto che gli sportelli deputati a ricevere i pagamenti sono – come da nuove disposizioni – funzionanti solo durante le ore mattutine. Il che comporta come una prestazione prenotata nella fascia pomeridiana non sia immediatamente “pagabile”dal paziente. Che,pur vedendosi effettuata la prestazione, deve necessariamente fare ritorno, all’ indomani, per sciogliere la pendenza. Se l’andirivieni si prospetta agevole per un saticulano, decisamente maggiore è il disagio patito da chi deve giungere da un paese limitrofo. Anche nella fase antecedente la rimodulazione degli orari, tuttavia, si palesavano analoghi problemi connessi – come riferitoci – a carenze di personale.
Onde ovviarsi, quindi, a noiose perdite di tempo per l’utente o, ancora, nel migliore dei casi, a lunghe code, potrebbe farsi ricorso ad un sistema rapido e snello rispondente al nome e cognome di cassa automatica. Un sistema pratico che, in un sol colpo, consentirebbe di aggirare diverse tipologie di problematiche. Quelli ora esposti sono solo alcuni dei tanti nei che macchiano i lineamenti di quello che potrebbe ergersi a riferimento di eccellenza per la sanità regionale. Ancora senza risoluzione, in merito, è il caso dato dalla mancanza della Terapia Intensiva; senza dimenticarsi l’affanno – ancora – in cui professionisti, tecnici e paramedici sono costretti a lavorare attese le carenze di personale. Un’ultima particolarità, in finale. Mentre,appena all’esterno dell’ingresso principale, mi accingo ad entrare nell’ area parcheggi, mi arresto per lasciar sfilare un’ambulanza in uscita. Il mezzo, pur non procedendo a velocità folle, sconsiglia, con il suo incedere, di non dargli precedenza. Anche questa è un’anomalia.Per di più pericolosa: una corsia di accesso al Pronto Soccorso che interseca il passaggio che separa la zona-posteggi dal principale accesso alla struttura. Non proprio il massimo in fatto di sicurezza, considerando l’andamento che caratterizza un mezzo “in emergenza”; ma questo, probabilmente, è solo, tra i tanti, il male minore

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