ACQUEDOTTO CAROLINO- Non vi sarà alcun distacco

g.f. da 'Il Sannio Quotidiano' 
Sembra doversi avviare a felice conclusione la questione inerente il Carolino. Come già da nostra testata precedentemente trattato, il caso era scoppiato allorquando l’ Ente gestore, ovvero la Soprintendenza di Caserta, aveva recapitato ai cittadini residenti nelle contrade di Castrone,Paradiso, Cesine, Santa Maria Scozzese, Traugnano, Longano, Bagnoli e Santa Croce – titolari storici di regolari concessioni per l’approvvigionamento di acqua precaria non potabile – missiva con la quale si faceva divieto assoluto di utilizzo della risorsa fino a nuove comunicazioni. Pena denuncia alla competente autorità giudiziaria. Tale situazione aveva, come ovvio, determinato grande disagio in seno alla popolazione interessata, attesa la naturale vocazione agricola dei territori e la mancanza di eventuali alternative ai fini dell’ approviggionamento idrico.
I cittadini avevano, pertanto, reso edotta la Casa comunale della delicata situazione. Casa comunale che, non preventivamente interpellata dal gestore, aveva al medesimo manifestato le forti difficoltà che si sarebbero determinate, in termini di vivere civile,negando alla gente quello che è servizio essenziale. La buona diplomazia saticulana, quindi, come in esordio si diceva, pare avere prodotto gli sperati frutti. Se è vero che – apprendiamo da fonti popolari – la Soprintendenza avrebbe provveduto, oltre a sanare il pregresso, a porre in essere il rinnovo delle concessioni idriche – minacciate di “taglio” – ai cittadini delle aree già menzionate. Caso, quindi, del tutto rientrato

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