G.F da 'Il Sannio Quotidiano'
Basta “beccate”. Stop alle reciproche accuse; a chiederlo la gente, ad invocarlo i lavoratori. L’imperativo del momento deve essere la compattezza. Questo il “coro” che si leva dall’ ambiente airolano attesa la scarsa sintonia tra la Triplice e l’ Ugl; una piccola guerra di posizione che potrebbe anche essere non estremamente deleteria qualora rimanesse confinata entro circoli e bar. Ma che, invece, si fa preoccupante quando sfocia anche nei contenuti di sovente piccati comunicati ufficiali. Ciò che si impone, allo stato, è un reciproco quanto necessario sforzo. La si chiami tregua armata o si coni qualche neologismo. L’ importante è ritrovare, quanto meno nelle esternazioni di stampo “istituzionale”, una parvenza di sintonia. Anche considerandosi come il percorso verso la reindustrializzazione, per quanto prossimo al traguardo, riservi ancora qualche intoppo non preventivato. Prova di ciò ne è stato il tavolo ministeriale “monco” di due giorni or sono.
Ma, soprattutto, è da considerarsi come la situazione airolana, alquanto “piccola” nell’ oceano delle emergenze nazionali, rischi, qualora il fronte si presenti spaccato in partenza, di vedere scemato il proprio rilievo. E, conseguentemente, di essere buttato all’ indietro presso le sedi che contano
Basta “beccate”. Stop alle reciproche accuse; a chiederlo la gente, ad invocarlo i lavoratori. L’imperativo del momento deve essere la compattezza. Questo il “coro” che si leva dall’ ambiente airolano attesa la scarsa sintonia tra la Triplice e l’ Ugl; una piccola guerra di posizione che potrebbe anche essere non estremamente deleteria qualora rimanesse confinata entro circoli e bar. Ma che, invece, si fa preoccupante quando sfocia anche nei contenuti di sovente piccati comunicati ufficiali. Ciò che si impone, allo stato, è un reciproco quanto necessario sforzo. La si chiami tregua armata o si coni qualche neologismo. L’ importante è ritrovare, quanto meno nelle esternazioni di stampo “istituzionale”, una parvenza di sintonia. Anche considerandosi come il percorso verso la reindustrializzazione, per quanto prossimo al traguardo, riservi ancora qualche intoppo non preventivato. Prova di ciò ne è stato il tavolo ministeriale “monco” di due giorni or sono. Ma, soprattutto, è da considerarsi come la situazione airolana, alquanto “piccola” nell’ oceano delle emergenze nazionali, rischi, qualora il fronte si presenti spaccato in partenza, di vedere scemato il proprio rilievo. E, conseguentemente, di essere buttato all’ indietro presso le sedi che contano
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