Cassa integrazione, proroga a tutto il 2013

g.f. da 'Il Sannio Quotidiano' 
Cassa integrazione, siglata la proroga per tutto il 2013. L’ annuncio dell’ accordo –sottoscritto a Napoli dalla Regione Campania, dal procuratore della proprietà in liquidazione, Setteducati, nonché dalle Sigle - arriva nella tarda mattinata inebriando di ovvia e piena soddisfazione le Sigle e l’ ambiente dei lavoratori. A farsi carico dell’ impegno, come si apprende, la Regione Campania. Il tutto si consuma alla vigilia dell’ incontro che si sarebbe dovuto tenere nella giornata odierna – prima di essere disdetto - in sede ministeriale. Si diceva dell’ ammortizzatore. Il prolungamento a tutto il corrente anno apre un’ occasione di portata, oserebbe dirsi, storica per i destini airolani. Vale a dire: o si reindustrializza nel corso del corrente anno o siffatto progetto rimarrà relegato in eterno nel limbo delle incompiute. Atteso che, mai come ora, tutte le componenti non sembrano altro che attendere l’ incastro finale.
Vi è – ed è evidente – quella che si definisce volontà politica di addivenire ad una risoluzione della “querelle”. Riprova ne sono i 30 milioni di euro coniati dall’ Ente regionale ed accantonati per gli investimenti nel settore automotive ed aerospazio; vi è, poi, il già citato e non affatto indifferente impegno assunto – sempre da palazzo Santa Lucia - con riferimento al finanziamento dell’ ammortizzatore. Altresì, cosa ancor più  rilevante, vi sono le aziende pronte ad investire. Non resta, quindi, che porre nero su bianco al capitolo della reindustrializzazione. Salvo che questo sia il reale obiettivo che il territorio vuol spuntare; e non quello dato dal mero contentino – ammortizzatore. Lungi, quindi, dai trionfalismi e barra dritta sulla rotta lavoro. “Leggendo i contenuti della convocazione poi disdetta”, espone Luciano Valle della Cgil, “si poteva già desumere come l’incontro sarebbe potuto essere, quanto meno, la sede preliminare al vero e concreto accordo”. Il processo - reindustrializzazione è, in ogni caso, “in avanzato stato”. Urge, però, serrare i tempi. In tal senso la tornata elettorale rappresentando una vera grana “Vogliamo evitare il post – elezioni”, aveva specificato Valle già prima di apprendere dell’ incontro saltato. “Il rischio è di dover ripartire da zero”. Nuovo rinvio, quindi: a quando la sospirata data che vedrà emergere gli elementi nodali? Quando, dalle sedi romane, trapeleranno i nomi delle aziende,i rispettivi impegni economici con il connesso, quantificato impegno in termini di assunzioni?

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