Vergogna – Forestali: undici mensilità senza paga

g.f. - da 'Il Sannio Quotidiano' 
Tutto tace – mentre strombazza la propaganda pre-voto di centro – destra – sinistra – in merito alla questione dei Forestali della Comunità del Taburno – Camposauro.  Novantadue storie sono abbandonate alle loro sorti, tra politici che fanno spallucce e garanzie di risoluzioni che restano confinate nel limbo della teoria. Ed, intanto, i mesi senza stipendio sono divenuti nove. Che diventano undici considerando 13esima e 14esima. Non voglio impelagarmi nel mare dei tecnicismi; mi ci perderei. E, poi – si sa - la politica è ben abile a difendersi dietro lo scudo della burocrazia. Una ragione per giustificare anche l’ ingiustificabile la si trova sempre. Quindi, piuttosto che inseguire questa o quell’ altra voce, preferisco partire dal dato reale. Dall’ ultimo anello della catena; quello rappresentato dai lavoratori.
Alle dipendenze della Comunità del Taburno – Camposauro vi sono,appunto, 92 Forestali. Trentenni, quarantenni, cinquantenni. Senza figli, con figli. Con bollette, rate, mutui da pagare. Novantadue storie che stanno vivendo il dramma del presente nella totale incertezza del futuro. Come lo Stato può abbandonare i suoi cittadini in questo modo? Secondo quali canoni della democrazia – espressione tanto in voga e sbandierata nell’ anticamera del voto - si può abbandonare chi regolarmente paga le tasse ed adempie ai propri doveri a quella che è una sorte di assoluta disperazione? L’invito, quindi, è quello di prendere una decisione: qualsiasi essa sia. Si mantengano le Comunità Montane; o le si aboliscano. In ogni caso si destinino a nuovi Enti e mansioni questi “disoccupati statali”. Ora una considerazione finale: estrema e provocatoria. Auspichiamo solo che nessuno di questi 92 uomini crolli sotto il peso della propria condizione; schiacciato da disperazione e paura. Con gli “altri”pronti, poi, ad indossare la maschera triste del cerimoniale.

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