G.F. da 'Il Sannio Quotidiano'
Tagliare le spese che non sono strettamente necessarie. Questo l’imperativo - anche se apparentemente impopolare - che viene dal Comune di Airola. Giorno per giorno, nelle scelte adottate dagli amministratori, trova costante applicazione la nuova regola del rigore. Cui non si sottrae neanche l’ambito sportivo. Apprendiamo, infatti, da fonti dell’Amministrazione comunale di come la stessa coprirà le spese di gestione delle strutture sportive cittadine fino alla data del 31 marzo. A partire dal 1 aprile, poi, quest’ultime saranno offerte alla gestione delle società che eventualmente manifesteranno interesse in tal senso.
E che dovranno accollarsi le spese delle utenze – acqua, luce e gas - fino ad oggi garantite dalle casse comunali. Questo discorso vale per il campo sportivo e per le due tendostrutture – quella che ospitala l’attività della scuola di tennis e l’altra in cui si divertono gli amanti del basket. In attesa che qualche associazione sportiva risponda a tale invito, vi è una sola certezza: il Comune ha stretto i cordoni. Uno stato di cose con cui la popolazione – piaccia o no - dovrà necessariamente convivere.
Tagliare le spese che non sono strettamente necessarie. Questo l’imperativo - anche se apparentemente impopolare - che viene dal Comune di Airola. Giorno per giorno, nelle scelte adottate dagli amministratori, trova costante applicazione la nuova regola del rigore. Cui non si sottrae neanche l’ambito sportivo. Apprendiamo, infatti, da fonti dell’Amministrazione comunale di come la stessa coprirà le spese di gestione delle strutture sportive cittadine fino alla data del 31 marzo. A partire dal 1 aprile, poi, quest’ultime saranno offerte alla gestione delle società che eventualmente manifesteranno interesse in tal senso.E che dovranno accollarsi le spese delle utenze – acqua, luce e gas - fino ad oggi garantite dalle casse comunali. Questo discorso vale per il campo sportivo e per le due tendostrutture – quella che ospitala l’attività della scuola di tennis e l’altra in cui si divertono gli amanti del basket. In attesa che qualche associazione sportiva risponda a tale invito, vi è una sola certezza: il Comune ha stretto i cordoni. Uno stato di cose con cui la popolazione – piaccia o no - dovrà necessariamente convivere.
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