Un sub-emendamento alla finanziaria salva dall’ipotesi - cava

G.F. da 'Il Sannio Quotidiano'
Lo ‘spettro’cava dovrebbe allontanarsi dall’orizzonte di Durazzano e da quello delle comunità ad esso limitrofe. A fare da parafulmine è stato un sub-emendamento alla legge finanziaria approvato nella nottata appena trascorsa in sede di commissione regionale Bilancio. Per effetto di esso, infatti, è stato disposto come nelle aree in cui siano stati avviati i procedimenti di istituzione di un Parco urbano intercomunale prima di istituire un comparto estrattivo si deve richiedere il parere vincolante dei consigli comunali interessati. Si decentrerebbe, quindi, in capo ai Comuni la decisione di accogliere o meno una cava entro il proprio perimetro. Stando così le cose, quindi, il sito estrattivo di ‘Fossa delle Nevi’ non sarebbe più fattibile.
Questo perché l’Ente durazzanese già è coinvolto in un procedimento di costituzione di un Parco urbano intercomunale. In particolare quello  denominato ‘Dea Diana est Tifatino’la cui istituzione è stata ‘proposta’ dal  comune di Santa Maria a Vico. All’ingresso nel nascente Parco fece ‘manifestazione d’interesse’ -  a mezzo di delibera di consiglio comunale 21 del 2012 - il Comune guidato da Alessandro Crisci. Di tale costituendo Parco andrebbero a far parte anche le realtà caudine di Arpaia e Sant’Agata de’Goti. Lo stesso – si ribadisce - non è ancora istituito occorrendo allo scopo uno specifico provvedimento regionale. Sussisterebbero, però, le condizioni richiesti dall’emendamento in questione giacchè la nascita dello stesso è ’in itinere’.  Il Parco farebbe da ponte tra la Comunità montana del Partenio e quella del Taburno Camposauro. “Esprimo un grande ringraziamento per l’impegno profuso agli onorevoli De Girolamo, Colasanto, Martusciello, D’Anna e Nocera”- ha specificato con comprensibile soddisfazione il Sindaco della comunità durazzanese, Alessandro Crisci.

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