da gazzettabenevento.it
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Benevento, nel quadro dell'attività investigativa finalizzata a far luce su alcuni episodi criminosi ed in particolare su quei soggetti ritenuti capaci di detenere illegalmente armi da fuoco, nella tarda serata di ieri, hanno tratto in arresto una giovane, Miriam De Luca, 33enne del capoluogo, residente nel quartiere "Triggio", ritenuta responsabile di detenzione e porto illegale di arma clandestina con relativo munizionamento. La stessa, infatti, nel corso di una perquisizione domiciliare, è stata bloccata sul terrazzo dell'abitazione, mentre stava cercando di disfarsi di una pistola semiautomatica calibro 7,65, completa di caricatore e pallottole, clandestina e detenuta illegalmente. La donna aveva avvolto l'arma, di fabbricazione spagnola, in un pantaloncino e, dopo aver scavalcato il terrazzino della propria abitazione, ha cercato di nasconderla lanciandola sul tetto della casa vicina. L'operazione, però, non è sfuggita agli uomini del Nucleo Investigativo che, nel frattempo, avevano circondato l'abitazione.
La giovane, quando ha capito di essere stata scoperta, ha dato, hanno spiegato i militari dell'Arma in una nota, segni di agitazione, tanto che si è reso necessario l'intervento del 118 per calmarla. Successivamente è stata condotta in Caserma insieme al padre, alla madre ed al fratello presenti anche loro nell'abitazione. Anche negli uffici del Reparto Operativo, De Luca, quando evidentemente ha compreso che poteva essere tratta in arresto, ha accusato un malore e, quindi, è stato reso necessario un nuovo intervento del 118 che l'ha trasportata presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli, dove i medici, dopo averla visitata, l'hanno immediatamente dimessa. Quindi, a conclusione delle formalità di rito, la giovane è stata tratta in manette ed associata presso la Casa Circondariale di contrada Capodimonte, a disposizione del sostituto procuratore di turno, Nicoletta Giammarino. I tre congiunti, invece, saranno deferiti per gli stessi reati in stato di libertà. Le indagini dei Carabinieri proseguono anche per far luce su alcune tracce di colpi di arma da fuoco sparati all'interno dell'abitazione della famiglia De Luca, che hanno attinto le pareti e la finestra, sui quali gli interessati non hanno saputo fornire indicazioni. Il padre ed il fratello dell’arrestata circa un anno fa furono denunciati, sempre dai Carabinieri, per tentato omicidio in danno di un giovane buttafuori del locale "Sayonara" di Benevento. In quella circostanza, i due esplosero un colpo di pistola ferendo all'inguine il malcapitato e l'arma usata nell'occasione non fu ritrovata. Pertanto non è da escludere, hanno sempre fatto sapere le Forze dell'ordine, che possa essere proprio quella sequestrata ieri sera.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Benevento, nel quadro dell'attività investigativa finalizzata a far luce su alcuni episodi criminosi ed in particolare su quei soggetti ritenuti capaci di detenere illegalmente armi da fuoco, nella tarda serata di ieri, hanno tratto in arresto una giovane, Miriam De Luca, 33enne del capoluogo, residente nel quartiere "Triggio", ritenuta responsabile di detenzione e porto illegale di arma clandestina con relativo munizionamento. La stessa, infatti, nel corso di una perquisizione domiciliare, è stata bloccata sul terrazzo dell'abitazione, mentre stava cercando di disfarsi di una pistola semiautomatica calibro 7,65, completa di caricatore e pallottole, clandestina e detenuta illegalmente. La donna aveva avvolto l'arma, di fabbricazione spagnola, in un pantaloncino e, dopo aver scavalcato il terrazzino della propria abitazione, ha cercato di nasconderla lanciandola sul tetto della casa vicina. L'operazione, però, non è sfuggita agli uomini del Nucleo Investigativo che, nel frattempo, avevano circondato l'abitazione. La giovane, quando ha capito di essere stata scoperta, ha dato, hanno spiegato i militari dell'Arma in una nota, segni di agitazione, tanto che si è reso necessario l'intervento del 118 per calmarla. Successivamente è stata condotta in Caserma insieme al padre, alla madre ed al fratello presenti anche loro nell'abitazione. Anche negli uffici del Reparto Operativo, De Luca, quando evidentemente ha compreso che poteva essere tratta in arresto, ha accusato un malore e, quindi, è stato reso necessario un nuovo intervento del 118 che l'ha trasportata presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Fatebenefratelli, dove i medici, dopo averla visitata, l'hanno immediatamente dimessa. Quindi, a conclusione delle formalità di rito, la giovane è stata tratta in manette ed associata presso la Casa Circondariale di contrada Capodimonte, a disposizione del sostituto procuratore di turno, Nicoletta Giammarino. I tre congiunti, invece, saranno deferiti per gli stessi reati in stato di libertà. Le indagini dei Carabinieri proseguono anche per far luce su alcune tracce di colpi di arma da fuoco sparati all'interno dell'abitazione della famiglia De Luca, che hanno attinto le pareti e la finestra, sui quali gli interessati non hanno saputo fornire indicazioni. Il padre ed il fratello dell’arrestata circa un anno fa furono denunciati, sempre dai Carabinieri, per tentato omicidio in danno di un giovane buttafuori del locale "Sayonara" di Benevento. In quella circostanza, i due esplosero un colpo di pistola ferendo all'inguine il malcapitato e l'arma usata nell'occasione non fu ritrovata. Pertanto non è da escludere, hanno sempre fatto sapere le Forze dell'ordine, che possa essere proprio quella sequestrata ieri sera.
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