Lettera anonima con minacce di morte a TARTAGLIA POLCINI

di Gabriele Corona 
La stampa ha dato notizia della lettera anonima con minacce di morte pervenuta al dott. Giovanni Tartaglia Polcini,  Sostituto Procuratore della Repubblica di Benevento, ma il grave gesto delinquenziale non ha destato nella opinione pubblica e tra i rappresentanti politici l’attenzione necessaria. Qualcosa di simile era accaduto quando due proiettili erano stati ritrovati nella cassetta della posta dell’abitazione di un altro magistrato, il dott. Antonio Clemente, al quale, nonostante la minaccia di morte e i pedinamenti raccontati dai pentiti, non è mai stata assegnata alcuna scorta, confermata invece per diversi anni ad alcuni politici locali sulla base delle presunte minacce semestrali di fantasiosi nuclei delle Brigate Rosse.
 Al dott. Tartaglia Polcini finora è giunta solamente la solidarietà dell’UDEUR, partito che invece si è accanito contro il dott. Clemente fino al punto da chiedere che gli fosse revocato, com’è accaduto, l’incarico di Pubblico Ministero nei processi che coinvolgono i coniugi Mastella. Secondo un cronista di nera, in genere bene informato, la lettera anonima pervenuta al dott. Tartaglia Polcini, dal testo tuttora sconosciuto, conterrebbe minacce anche nei confronti della sua famiglia. Se così fosse, la lettera assumerebbe significati ancora più inquietanti. Infatti, la moglie del magistrato è vice presidente della Associazione “Benejus per la legalità costituzionale”, ma anche avvocato e come tale ha firmato importanti consulenze per diversi Comuni, ASL, Azienda Ospedaliera Rummo, Azienda dei trasporti AMTS, che in qualche caso hanno riguardato la revoca di appalti a ditte poi sequestrate dalla magistratura per collusioni con la camorra. Come ricordano le cronache di questi giorni, l’auto della signora Tartaglia nell’agosto del 2010 prese fuoco durante una vacanza in Calabria, ma in quel caso i Vigili del Fuoco esclusero l’incendio doloso. E’ necessario quindi che si faccia in fretta piena luce sugli obiettivi degli anonimi estensori della lettera di minacce pervenuta dott. Giovanni Tartaglia Polcini e alla sua famiglia anche per capire che cosa sta succedendo veramente nella “città tranquilla” sempre più corrotta.

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