comunicato stampa - Pietro Di Lorenzo
La
Legge
(n° 190 del 2012) anticorruzione assegnava ai comuni il tempo fino al 28 marzo
2013 per dotarsi di un regolamento per la prevenzione e la repressione
dell’illegalità. Ebbene, il sindaco di
Limatola ha convocato la giunta proprio l’ultimo giorno e con delibera n° 62 ha adottato il regolamento
anticorruzione, senza però convocare il consiglio comunale come previsto in
casi simili. Il 3 aprile la delibera immediatamente
eseguibile è stata pubblicata ed ora è consultabile nell’albo on line del
comune. Il consigliere Pietro Di Lorenzo ha scritto
all’Autorità Locale Anticorruzione (individuata nel segretario Dr. Arturo De
Francescantonio), al Sindaco ed al Prefetto per rappresentare i primi e
importantissimi rilievi che il regolamento impone. Anzitutto l’articolo 24, che prevede la
separazione dei poteri e la reciproca autonomia tra organi di indirizzo
politico e organi amministrativi.
Poi il conflitto d’interessi dello staff del
sindaco ed in particolare del capo staff, che risulta anche procuratore della
cooputility (cooperativa che gestisce la raccolta rifiuti, banca dati,
incarichi e consulenze varie per conto del comune). Inoltre lo stesso capo
staff è responsabile del servizio contenzioso ed a tal riguardo sono da
verificare i rapporti con i numerosi incarichi di consulenza e per contenzioso
allo studio Giovannone e Gallo. Il consigliere di ViviLimatola, in conclusione
e per adesso, ha chiesto anche di verificare
la sussistenza di conflitti d’interessi per le imprese destinatarie di
appalti pubblici affidati ed in corso di affidamento.
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