Ma che sta’ succedendo al Comune di Limatola? Possibile che nessuno interviene?

Pietro Di Lorenzo 
Partiamo ultime elezioni amministrative in cui durante il voto ci fu una incursione nei seggi del Prefetto Ennio Blasco. Poi a seguire la commissione di accesso e ripetuti interventi dei carabinieri che accompagnavano nelle “fittizie residenze” improbabili limatolesi che avevano votato ma poi non riconoscevano la loro casa. Si parla di centinaia e centinaia di falsi residenti. Interrogazioni parlamentari, indagini (tutt’ora in corso?), mancate risposte del Sindaco che si è anche candidato al Parlamento e portato al voto i limatolesi tra allarmanti interrogativi sulle residenze fittizie. La cronaca ci riporta alle attuali condizioni del Comune ai confini con il casertano, dal sito on line si notano stranissime anomalie: centinaia di notifiche a cittadini irreperibili. Sembra di stare nella città degli “irrintracciabili”.
E’ tanto grande il numero di questi nuovi Limatolesi che dal sito on line del Comune i provvedimenti emessi sono mascherati come “avviso di rilascio permesso di costruire”. Provare per credere! Ma lo scacco matto il Sindaco l’ha fatto nella seduta del consiglio comunale del 24 aprile. Quasi a voler festeggiare “a modo suo” la liberazione ha deciso con la sua maggioranza di procedere alla vendita dei beni comunali. Una liberazione, appunto! In tre secondi, senza dibattito, senza motivazioni, senza neppure una regolare proposta da portare in consiglio. Soltanto con una piantina, un semplice atto grafico, ha deciso di vendere migliaia e migliaia di metri quadrati di terreno che da generazioni portano lavoro e ricchezza a Limatola. Si tratta di beni dell’ex Ente Comunale di Assistenza (ECA). E poi quasi a volersi disfare del mondo della scuola (Limatola ha da poco perduto anche la dirigenza scolastica), ha messo in vendita l’edificio scolastico di Giardoni e quello di Biancano (entrambi in funzione), l’edificio della scuola media, il mattatoio comunale, l’ex mercato coperto e per finire un efficiente e funzionale chiosco - bar adiacente la villetta comunale. Nel consuntivo di bilancio approvato risultano € 890.000 di avanzo. Non c’è quindi nessuna motivazione apparente o dichiarata.  Il sindaco non consente l’accesso agli atti, ma i cittadini si chiedono se è possibile continuare così. E’ prevista una mobilitazione popolare, con manifesti ed incontri pubblici. Ma rivolgiamo un accorato appello alle Istituzioni, alla Magistratura ed alle Forze dell’Ordine. Siamo pronti ad offrire ogni forma di collaborazione, ma non lasciateci soli!

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