G.F. da 'Il Sannio Quotidiano'
Una centrale idroelettrica potrebbe presto nascere nel territorio di Sant’Agata de’Goti. Più precisamente il progetto riguarda la zona di via Mulino Viparelli alla località Castroni. Il disegno, presentato dalla ‘Agrienergetica srl’, è già approdato nelle sedi regionali e stazionerebbe in una fase tecnicamente detta di ‘preistruttoria’. La norma impone, infatti, che questa tipologia di progetti sia sottoposta alla procedura cosiddetta ‘VIA’. Ovvero valutazione di impatto ambientale: ciò con lo scopo di accertarne preventivamente la specifica compatibilità. Le progettualità assoggettate a questa disciplina rimangono, nella forma in cui sono state presentate, opportunamente pubblicizzate e rese fruibili alla consultazione generale con lo scopo di consentire a chiunque di produrre eventuali osservazioni in merito.
La fase di ‘esposizione’ dura 45 giorni dal momento della consegna della pratica al protocollo dell’Ente. Nel caso specifico, la finestra si sarebbe da poco chiusa. Dopo questo periodo verrà il nulla osta – o meno – da parte dell’Ente regionale. Simultaneamente la pratica è anche al vaglio – ognuno per le sue competenze – della Provincia, del Comune interessato, dell'Assessorato Regionale Urbanistica, dei Beni Culturali ‘settore BBAAPP’ e dell’Ente Parco. Questa in questione sarebbe la prima centrale idroelettrica ad entrare in funzione in tutta la Valle Caudina. Con riferimento a tutto il territorio sannita risulterebbe, invece, attiva un’unica centrale nel territorio di Telese Terme lungo il corso del Biferno
Una centrale idroelettrica potrebbe presto nascere nel territorio di Sant’Agata de’Goti. Più precisamente il progetto riguarda la zona di via Mulino Viparelli alla località Castroni. Il disegno, presentato dalla ‘Agrienergetica srl’, è già approdato nelle sedi regionali e stazionerebbe in una fase tecnicamente detta di ‘preistruttoria’. La norma impone, infatti, che questa tipologia di progetti sia sottoposta alla procedura cosiddetta ‘VIA’. Ovvero valutazione di impatto ambientale: ciò con lo scopo di accertarne preventivamente la specifica compatibilità. Le progettualità assoggettate a questa disciplina rimangono, nella forma in cui sono state presentate, opportunamente pubblicizzate e rese fruibili alla consultazione generale con lo scopo di consentire a chiunque di produrre eventuali osservazioni in merito.La fase di ‘esposizione’ dura 45 giorni dal momento della consegna della pratica al protocollo dell’Ente. Nel caso specifico, la finestra si sarebbe da poco chiusa. Dopo questo periodo verrà il nulla osta – o meno – da parte dell’Ente regionale. Simultaneamente la pratica è anche al vaglio – ognuno per le sue competenze – della Provincia, del Comune interessato, dell'Assessorato Regionale Urbanistica, dei Beni Culturali ‘settore BBAAPP’ e dell’Ente Parco. Questa in questione sarebbe la prima centrale idroelettrica ad entrare in funzione in tutta la Valle Caudina. Con riferimento a tutto il territorio sannita risulterebbe, invece, attiva un’unica centrale nel territorio di Telese Terme lungo il corso del Biferno
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