"Non siamo consiglieri comunali di serie b"


Sono i paladini delle Minoranze consiliari. Pietro Di Lorenzo da Limatola, Clemente Cecere Palazzo da Bonea e Giuseppe Cecere da Montesarchio. Quelli che si scontrano contro i muri delle rispettive Maggioranze: spesso ostruzionistiche, chiuse a riccio nella cassaforte dei propri numeri, Interrogazioni, interpellanze, campagne sui 'social', missive alle Istituzioni. Uomini che hanno fatto dell'Opposizione una missione da onorare in modo pieno nel rispetto di quanti hanno in loro riposto fiducia, Esempi cui ispirarsi per i tanti che interpretano il ruolo in  modo remissivo se non addirittura compiacente e complice. O per quanti, Sant'Agata de' Goti docet, a meno di cento giorni dal momento elettorale già fanno l'amore con la squadra di Governo. Passando - con disinvoltura da fare invidia ad un camaleonte - dagli improperi e le accuse dei palchi di primavera al feeling d'autunno.
I signori in foto, invece, sono perseveranti, assidui, fermi nelle loro posizioni da mesi. Sollecitano, incitano, combattano. E, soprattutto, si oppongono a condotte che non sempre ricalcano la norma. Non a caso i tre esponenti hanno indetto una conferenza stampa che ha fatto seguito ad un incontro presso le sedi prefettizie con una Dirigente del Palazzo di Governo. "Abbiamo tenuto un breve ma significativo incontro con i giornalisti - hanno rivelato i tre - Il tema è stato quello della sistematica violazione delle prerogative e dei diritti che la Legge riconosce ai consiglieri comunali. In particolare si è portato all'attenzione degli organi di stampa i casi specifici riguardanti il reiterato negato accesso agli atti, la poca trasparenza nella gestione della cosa pubblica e l'ostacolo continuo e oppressivo al mandato elettorale dei consiglieri di minoranza che continuamente sono trattati come "consiglieri di serie B". Sull'argomento va detto - proseguono gli stesso - come la stessa Prefettura è intervenuta in più occasioni ribadendo in maniera esplicita  che ai consiglieri di minoranza deve essere garantito e riconosciuto il pieno e totale accesso a tutti gli atti, nessuno escluso. Per questo motivo i tre hanno chiesto di essere ricevuti dal Prefetto, proprio per chiedergli una più incisiva azione a garanzia del ruolo di controllo riconosciuto ai consiglieri di minoranza".

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