Accesso agli atti, Prefetto garantisce impegno

Giro di vite quello annunciato dal Prefetto Galeone in tema di trasparenza amministrativa e di accesso 

gli atti. Trova una sponda importante e di elevato profilo istituzionale la 'battaglia' lanciata dai consiglieri di Minoranza Di Lorenzo, Cecere Palazzo e Cecere (rispettivamente rappresentanti dei Comuni di Limatola, Bonea e  Montesarchio). "Intervenire con estrema urgenza - così la funzionaria governativa ad esito dell'incontro con i tre svoltosi nella mattinata di Martedi - per fare in modo che sia garantito ai consiglieri di minoranza il pieno e totale accesso a tutti gli atti, nessuno escluso, come previsto dalla Legge". Come noto i tre esponenti - la cui causa è stata sposata 'in itinere' anche da altri colleghi - avevano ripetutamente denunciato, dalla prospettiva dei rispettivi parlamentini, le situazioni di lamentata irregolarità in essere nei propri contesti cittadini. "Abbiamo dimostrato - hanno reso noto Di Lorenzo, Cecere Palazzo e Cecere - la sistematica violazione delle prerogative e dei diritti che la Legge riconosce ai consiglieri comunali. In particolare sono stati evidenziati i clamorosi casi specifici riguardanti il reiterato negato accesso agli atti, la poca trasparenza nella gestione della cosa pubblica e l'ostacolo continuo e oppressivo al mandato elettorale dei consiglieri di minoranza, che continuamente sono trattati come consiglieri di serie b. E' appena il caso di far notare che ai numerosi appelli dei cosiddetti consiglieri di serie b hanno risposto il senatore Luigi Compagna con una lettera indirizzata proprio al Prefetto. C'è stata poi un'interrogazione parlamentare al Ministro dell'Interno dell'onorevole Arturo Iannaccone. Sembra chiaro quindi che sulla vicenda dell'accesso agli atti si andrà fino in fondo. Costi quel che costi - la conclusione - ma l'apartheid dei consiglieri comunali deve finire".

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