Airola/ Si spengono i riflettori, si accendono le polemiche

(Sannio Quotidiano) Una giornata di visibilità mediatica per la Comunità airolana balzata agli onori degli schermi nazionali. Una giornata di vetrina, con tanto di artigiani a sfilare dinanzi alle telecamere della terza rete Rai ed intervento del Primo cittadino Michele Napoletano essenzialmente basatosi sul tema degli investimenti prossimi ad essere posti in essere sulla parte antica cittadina. Musica – con i Gicari e i Caudini - danze e prelibatezze tutte – come presentate – 'made in Airola'. Spentesi le luci della ribalta, però, puntuali sono infuocate le polemiche. Polemiche che, a dire il vero, sembrano andare al di la di quelle che fisiologicamente sono pur e sempre da mettere in bilancio. Riavvolgiamo il nastro: fermento e trepidazione in paese per il collegamento 'live' – alle ore 14 di Sabato - del Tg Regionale.
Chiamata alla adunata popolare a mezzo di pubblica affissione per affollare la piazza in coincidenza della diretta stabilita dalla piazza antistante l'Annunziata. Molto bello il servizio che, in esordio, opera un excursus di immagini montate dalla troupe guidata da Genovese nelle giornate precedenti. Tutto accattivante, tutto suggesivo: riferimento alle 36 chiese, all'acquedotto vanvitelliano, al Castello, alla figura di Suor Pantusa. Con meritatissimo spaccato sul 'Giardino segreto' di Giovanni Ianniello. Uno spot per il territorio che, nell'anteprima, fa prendere coscienza anche ai locali delle grandi potenzialità cittadine. Ma, come detto, vi è il ma. E'il momento della diretta ad aver fatto storcere qualche naso di troppo. Diretta al cui cospetto, annusando le piazze 'virtuali' e quelle reali, non sarebbe stata presentata tutta la rosa delle peculiarità e delle offerte. Troppa gastronomia – che più di uno battezza pure come di "discutibile veridicità" – e pochi riferimenti culturali. Non sfugge ai più, del resto, il mancato coinvolgimento della locale Pro Loco. Cittadini mai contenti o qualche effettiva pecca nella impostazione della giornata? Ai posteri (meglio ai telespettatori) l'ardua sentenza

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