Airola/ 'Padre Pio' al gelo "I nostri figli non torneranno in classe dopo Natale"

(Sannio Quotidiano) Il generale inverno imperversa al Comprensivo Padre Pio. Una situazione – della quale già abbiamo parlato qualche giorno or sono - non facile da fronteggiare per alunni, docenti e personale vario dell'Istituto scolastico airolano. Costretti a passare le ore mattutine con giubbotto e sciarpe d'ordinanza rigorosamente cuciti addosso. Il plesso di via Romano, come noto, è interessato da lavori di riqualificazione che si concluderanno durante la stagione estiva. Lavori che hanno già costretto a migrare le classi prime, seconde, terze e quarte in altre sedi. Ad essere rimaste nella sede centrale sono stati esclusivamente i giovani dell'ultimo anno e con loro il personale della segreteria. Come noto l'immobile è già interessato – per due terzi – dal cantiere ma le ripercussioni, però, non mancano a farsi sentire anche laddove muratori e manovalanze varie non sono ancora all'opera.
L'impianto di riscaldamento (alimentato a gas) è fuori funzione; la rete elettrica, invece, non regge la contemporanea funzione di elettrodomestici attivi in più aule. Allo scopo, infatti, di riscaldare gli ambienti, l'Ente comunale aveva provveduto a fare acquisto di 'caldobagni' in numero tale da dotare ogni aula di due unità e di una i cinque uffici amministrativi. L'inconveniente, però, vive nel fatto che la tensione non regge costringendo gli inquilini della 'Padre Pio' a 'sopravvivere' con un solo elettrodomestico per aula. Dalle parti della segreteria, invece, si immolano per la causa spesso rinunciando ad accendere gli strumenti al fine di evitare un black out che vanificherebbe il lavoro accumulato sui vari pc. Una situazione molto disagevole "Fa veramente freddo", ci rivela una fonte interna. Personale e alunni 'residui' nella sede centrale, in ogni caso, dovrebbero migrare, a loro volta, per consentire l'esecuzione dei lavori. Un trasloco che dovrebbe avvenire nel mese di Febbraio "Fino ad allora come facciamo? - ci viene ancora rivelato – Ci trasferiscano prima". Voci di corridoio, intanto, bisbigliano quella che sarebbe una clamorosa possibilità. Quella, cioè – perdurando gli attuali inconvenienti - di non far rientrare i piccoli in classe nel post festività.  

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