Sant'Agata de' Goti/ L’anonima (in) difesa del sindaco silente (Sannio Press)

(Billy Nuzzolillo - Sannio Press) Il sindaco di Sant’Agata dei Goti, dopo l’inelegante e scomposto attacco in consiglio comunale al collega Giancristiano Desiderio, ha scelto la strada del silenzio. Altrettanto hanno fatto anche i suoi sostenitori, dando quasi l’impressione che ci sia una volontà di far cadere nel dimenticatoio una vicenda, quella dell’attacco personale da parte del sindaco ad un giornalista, che già troppi danni ha prodotto all’immagine di Sant’Agata dei Goti.
A rompere il muro di silenzio con una lettera indirizzata al quotidiano Ottopagine ci ha pensato, però, una cittadina residente a Palmentata, di cui purtroppo il giornale non ha pubblicato il nome. “Non posso fare a meno di stupirmi – si legge nella lettera –  constatando il clima di frenesia e di ansia che si è creato introno all’esigenza di conoscere la natura dei rifiuti, manifestata in maniera pedante e scomposta da alcuni; soprattutto mi meraviglia che questo pressing ansiogeno sia concentrato sulla figura del sindaco attualmente in carica, Carmine Valentino, eletto ben due volte consecutivamente negli ultimi dieci anni santagatesi, assieme ad una squadra di assessori e consiglieri parte dei quali neanche pensava di entrare in politica nel 1987!”.  Anno, quest’ultimo, nel quale – sempre secondo la suddetta anonima cittadina – “sarebbero stati interrati rifiuti sospetti in una discarica autorizzata a Palmentata, previa approvazione unanime del consiglio comunale del tempo, senza che alcun cittadino avesse niente da ridire al momento”. La missiva si chiude, ovviamente, con un’ulteriore e decisa difesa d’ufficio del sindaco in carica: “Sono passati trent’anni da quest’azione spericolata; ebbene, durante questo periodo io e la mia famiglia abbiamo continuato ad innaffiare, seminare, coltivare e consumare i frutti delle nostre terre di Palmentata, godendo sempre di ottima salute. Né mi risulta che lì o in altre zone si siano manifestate condizioni di salute particolarmente alterate per qualcuno. Perché dunque manifestare scomposte e tardive richieste di informazioni? O paure dettate dagli spauracchi dei mass media? Sono dell’idea di dover attendere con fiducia e pazienza i risultati delle analisi scientifiche delle sostanze presenti in discarica, fondamentali per capire quale sia il metodo di bonifica più adatto a riportare la salubrità nei luoghi, certa che il sindaco in carico Carmine Valentino procederà ad adottarlo portandolo a compimento con lo scrupolo e la serietà che lo contraddistinguono, quando sarà il momento”. Peccato che, anche stando a quanto affermato da chi ha proceduto a effettuare i recenti scavi, gli sversamenti illegali  sono proseguiti anche dopo il periodo a cui la signora fa riferimento. A confermarlo, del resto, c’è persino l’operazione Falena, che nell’aprile del 2010 (poco più di quattro anni fa, dunque!!!!) portò al sequestro da parte dei carabinieri della cava di Palmentata e all’arresto di un imprenditore santagatese. Né, del resto, è pensabile che i fusti ritrovati dalla Forestale e recanti sigle di sostanze altamente tossiche utilizzate nelle lavorazioni industriali possano essere stati interrati dagli autocompattatori come semplici rifiuti solidi urbani  ai tempi in cui il sito era utilizzato come discarica comunale! Sorprende, infine, che un quotidiano serio e scrupoloso come Ottopagine pubblichi una lettera in forma anonima (vista l’assoluta assenza di riferimenti all’autrice della missiva) e senza peraltro avvertire l’esigenza di aggiungere alcun commento in calce a una lettera che punta decisamente il dito contro un sistema dell’informazione di cui il gruppo editoriale Ottopagine pure è parte integrante.

Commenti

  1. alla signora anonima della lettera voglio solo dire che probabilmente e cieca e sorda... o talmente abbagliata dalla luce del sig. valentino (fare il sindaco è un'altra cosa) che ancora non sa cosa vuol dire. io ho perso per cancro mia moglie a 38 anni e mia cugina nel giro di 5 mesi. guarda caso sono di sant'agata de' goti e vivi qui dalla nascita. ma la differenza la fa che lei scrive in anonimo io non ho paura di dire e fare e firmo quello che penso. firmato: ANTONIO CARMINE DI STASI

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