Sant'Agata de' Goti, patto Comune-Diocesi

Comuni intenti sull'asse Municipio di Sant'Agata de' Goti-Diocesi. Le due Istituzioni, infatti, si
accingono a stipulare un protocollo d'intesa finalizzato a portare avanti, in modo sinergico e condiviso, la progettualità avente ad oggetto l’attuazione di “interventi di consolidamento, restauro, risanamento conservativo con recupero funzionale e fisico delcomplesso monumentale costituito dalla Cattedrale, dai “luoghi Alfonsiani”, dall’Episcopio e dal Seminario con l’annessa chiesa di Santa Maria di Montevergine”. La Giunta comunale di Sant'Agata de' Goti, in particolare, ha “autorizzato” il Primo Cittadino Carmine Valentino a sottoscrivere la specifica convenzione con la “Cerreto-Telese-Sant'Agata de' Goti”, nella persona di Monsignor Domenico Battaglia. Con riferimento al disegno in questione, si apprende, l'Ente ecclesiastico ha già provveduto a far predisporre un progetto definitivo incaricando della cosa l'architetto Carlo Ildo Barberio (supportato dai tecnici santagatesi Michele Del Basso e Michele Laudanna). Un'azione di recupero voluta dalla Diocesi ma che trova la assoluta condivisione di Palazzo San Francesco che, dal canto suo, vedrebbe recuperato un complesso sito nel cuore del Centro storico che, ad oggi, solo molto parzialmente è stata oggetto di fruizione. Da parte dell'Ente di Sant'Agata de' Goti, quindi, la piena intenzione di “coadiuvare e condividere con la Diocesi il percorso di recupero favorendo lo sviluppo turistico territoriale”. La progettualità in questione ha già ricevuto autorizzazione, con prescrizioni, da parte della Soprintendenza delle Belle arti di Benevento e Caserta e, nella relativa esecuzione, sarà seguita dai Rup Barberio (prima citato) e Ciro Magliocca.

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