(da Il Sannio Quotidiano del 13 Gennaio 2018)
“Finchè morte non vi separi”. Non proprio tutti, però, sono fedeli alla formula canonica. In Valle Caudina, ad esempio, è in aumento la percentuale dei divorziati. Un aumento che, tra gli anni 2007 e 2017, è stato costante in tutti i paesi del comprensorio (fatta eccezione, a dire il vero, per Forchia dove i dati sono rimasti stabili). Altrove, però, la situazione è a tratti eclatante. A Paolisi e Cervinara, ad esempio, divorziati e divorziate si sono quintuplicati in appena dieci anni. Erano lo 0,2% della popolazione nel 2007, sono divenuti l'1% tondo nel 2017. A Durazzano si è poco più che quadruplicato il tasso (da 0,3 percentuale a 1,3) mentre a Pannarano i numeri si sono triplicati (nel 2007 erano lo 0,6% dei residenti). E proprio Pannarano vanta, al 31 Dicembre dell'anno appena concluso, il poco entusiasmante primato: il piccolo Centro, infatti, è quello nella Valle Caudina che vanta la percentuale più alta di divorziati/e. I pannaranesi che hanno legalmente rotto il matrimonio sono l'1,9% della intera popolazione. Seguono appaiate Durazzano e Montesarchio (balzate da 0,6 a 1,3); quindi Sant'Agata de' Goti (percentuale dell'1,2%, dieci anni or sono era “solo” dello 0,5). Speculari le situazioni nel triangolo Airola-Moiano-Bucciano con una crescita dallo 0,3 allo 0,8. Quasi specualari, ancora, quelle tra Arpaia e San Martino, i cui numeri sono cresciuti – rispettivamente – da 0,5 a 1,1 e da 0,5 a 1. Non si sottrae alla generale regola dell'aumento anche Bonea lievitata nelle relative cifre da 0,6 a 0,8. I numeri più esigui a Forchia (situazione intalterata con un dato dello 0,6), Rotondi (da 0,2 a 0,6) e Roccabascerana ove si registra un tasso dello 0,4, comunque raddoppiatosi rispetto al 2007. Quanto a numeri assoluti, l'esercito dei divorziati/e caudini/e è cresciuto nel decennio, complessivamente, da 282 a 644 unità. Ma state tranquilli: i caudini, per quanto gente combattiva, non sono tra i più litigiosi nel matrimonio. La media dell'area, infatti, rispecchia quella campana (divorziati/e lievitati dallo 0,7 all'1,3) e quella della provincia beneventana (da 0,6 a 1,2%). Per dire: mal comune, mezzo gaudio.
“Finchè morte non vi separi”. Non proprio tutti, però, sono fedeli alla formula canonica. In Valle Caudina, ad esempio, è in aumento la percentuale dei divorziati. Un aumento che, tra gli anni 2007 e 2017, è stato costante in tutti i paesi del comprensorio (fatta eccezione, a dire il vero, per Forchia dove i dati sono rimasti stabili). Altrove, però, la situazione è a tratti eclatante. A Paolisi e Cervinara, ad esempio, divorziati e divorziate si sono quintuplicati in appena dieci anni. Erano lo 0,2% della popolazione nel 2007, sono divenuti l'1% tondo nel 2017. A Durazzano si è poco più che quadruplicato il tasso (da 0,3 percentuale a 1,3) mentre a Pannarano i numeri si sono triplicati (nel 2007 erano lo 0,6% dei residenti). E proprio Pannarano vanta, al 31 Dicembre dell'anno appena concluso, il poco entusiasmante primato: il piccolo Centro, infatti, è quello nella Valle Caudina che vanta la percentuale più alta di divorziati/e. I pannaranesi che hanno legalmente rotto il matrimonio sono l'1,9% della intera popolazione. Seguono appaiate Durazzano e Montesarchio (balzate da 0,6 a 1,3); quindi Sant'Agata de' Goti (percentuale dell'1,2%, dieci anni or sono era “solo” dello 0,5). Speculari le situazioni nel triangolo Airola-Moiano-Bucciano con una crescita dallo 0,3 allo 0,8. Quasi specualari, ancora, quelle tra Arpaia e San Martino, i cui numeri sono cresciuti – rispettivamente – da 0,5 a 1,1 e da 0,5 a 1. Non si sottrae alla generale regola dell'aumento anche Bonea lievitata nelle relative cifre da 0,6 a 0,8. I numeri più esigui a Forchia (situazione intalterata con un dato dello 0,6), Rotondi (da 0,2 a 0,6) e Roccabascerana ove si registra un tasso dello 0,4, comunque raddoppiatosi rispetto al 2007. Quanto a numeri assoluti, l'esercito dei divorziati/e caudini/e è cresciuto nel decennio, complessivamente, da 282 a 644 unità. Ma state tranquilli: i caudini, per quanto gente combattiva, non sono tra i più litigiosi nel matrimonio. La media dell'area, infatti, rispecchia quella campana (divorziati/e lievitati dallo 0,7 all'1,3) e quella della provincia beneventana (da 0,6 a 1,2%). Per dire: mal comune, mezzo gaudio.
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