M5S Montesarchio, Russo “La nostra lista non sarà solo un dovere di firma”

(dal Sannio Quotidiano del 12 Gennaio 2018)
A Montesarchio si lavora ad una lista a “Cinque Stelle”. Una lista che non sia, però, solo un mero dovere di firma. A rivelarlo è Michelangelo Russo, attivista della primissima ora. Prima ancora che il Movimento fosse ufficialmente costituito nell'Ottobre 2009, il giovane caudino era già (da tre anni) militante nei “Meet up Amici di Beppe Grillo”. Ed oggi, ad undici anni dall'ingresso nel mondo pentastellato, l'impegno nella sua Montesarchio per presentare una proposta alternativa a quella che verrà dagli uscenti e da ulteriori altri sfidanti. “Ci stiamo provando – fa presente Russo - Stiamo cercando di mettere insieme un discorso che sia serio e ragionevole. Lo ribadisco: si lavora ad una formazione che non sia una semplice formalità”. Piedi ben piantati a terra, l'attivista si mostra consapevole della specificità delle dinamiche locali. “Non dobbiamo farci travolgere dall'emotività: il simbolo a livello nazionale vola ma il voto delle comunali è completamente altro discorso”. Capitolo obiettivi “Quello più realistico è inserire un nostro portavoce in Consiglio comunale, sarebbe il primo nella storia di Montesarchio. Prim'ancora dovremo presentare una lista che possa essere presentabile e competitiva e formata da persone spendibili”. Il debutto nella competizione comunale del Movimento Cinque Stelle coinciderà con quello nella politica attiva di Russo “Si, sto seriamente valutando questa possiblità. Mi sto confrontando allo scopo con le persone che più strettamente mi circondano”. Trentadue anni, laureato in Economia aziendale con master in “Finanza e gestione del rischio”, Michelangelo Russo viene dato da voci popolari come il papabile candidato sindaco. Sul punto, però, lo stesso è chiaro “Tutto ruota attorno alla proposta collettiva, ad un programma composto da un gruppo di persone che sia espressione della nostra storicità. Il terminale verrà scelto dal gruppo”. In termini di priorità per il paese, il giovane auspica un “maggior ordine in termini di viabilità ed in termini di senso civico, cose che oggi latitano”. Ma anche su questo il pentastellato si mantiene cauto “Non bisogna pensare a discorsi faraonici ma, dapprima, a quelli strettamente legati alla quotidianità”

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