Valle Caudina, le spese telefoniche 2018

(Sannio Quotidiano 1 Marzo 2018)
I Comuni sanniti della Valle Caudina hanno sborsato, complessivamente, 133.936 euro nel corso dell'anno 2017 alla voce bolletta telefonica. In testa alla classifica – venendo al dettaglio paese per paese – v'è Sant'Agata de' Goti con un'uscita pari a 79.654 euro seguita da Airola (19.565 euro) e Forchia (6.902). Nell'ordine vengono Arpaia (5.860), Moiano (5.800 euro) e Bonea (4.732). Nella zona bassa della graduatoria Paolisi (3.702 euro), Bucciano (2.938) e Durazzano (2.611). Fanalino di cosa per spese effettuate Montesarchio con 2.172 euro. Non pervenuto il dato di Pannarano. Come ovvio, i numeri in questione – veritieri in quanto tratti dal sito del Governo italiano – vanno comunque presi con le classiche 'pinze'. In primo luogo va considerato che i numeri tanto più sono grandi quanto più sono gli edifici afferenti la proprietà scolastica: paesi più grandi, tra Istituti scolastici, giudiziari e di altro genere, presenteranno necessariamente bollette più salate rispetto a quelli più piccoli. Le spese di utenze telefoniche, quindi, non si riferiscono solo a quelle del Palazzo municipale. Altra variante da tenere in considerazione è quella della tempestività nei pagamenti: l'Ente che avrà pagato tutte le bollette presenterà necessariamente un'uscita più corposa rispetto a quello “moroso”. Ritornando al dettaglio delle cifre, prevalgono i Comuni che hanno alleggerito la bolletta rispetto al precedente anno 2016. Sant'Agata de' Goti, ad esempio, ha tagliato quasi 30.000 euro rispetto ai 104.238 di dodici mesi or sono. Attenti alle spese anche ad Airola (-13.00 euro rispetto alla bolletta 2016), Montesarchio (-1.200 euro). Uscite in calo anche a Moiano (6.718 euro la precedente spesa), Bonea (5.899), Arpaia (6.210). Plus di spese, invece, seppure contenuto, a Forchia (6.312 nel 2016), Paolisi (9.841), Bucciano (4.651) e Durazzano (2.038).

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