Montesarchio, Izzo ufficiale "Non mi candido". E Damiano cala due nomi

(Sannio Quotidiano 15 Aprile 2018)
“Ricandidarmi? No, grazie. Non mi appassiona rifare le stesse cose”. Antonio Izzo, ex (decennale) sindaco di Montesarchio, spegne, attraverso “Il Sannio Quotidiano”, le (fanta)voci che avevano preso a circolare negli ultimi giorni entro l'ambiente montesarchiese. Quelle, cioè, relative ad una sua personale ridiscesa in campo in occasione delle imminenti elezioni Comunali. “Posso rasserenare gli animi – ancora Izzo – Non sono interessato affatto alla cosa”. Un concetto che l'imprenditore, papà del marchio “okite”, aveva del resto già manifestato in più occasioni negli scorsi mesi. “Repetita iuvant”, però, alla luce del ritorno di fiamma delle voci popolari. Allargando il raggio d'osservazione, la complessiva situazione, allo stato, si presenta in una sorta di stallo. Franco Damiano, per iniziare, è impegnato, dopo il fragoroso addio di De Mizio, a cercare “sostituti” di qualità e quantità. Più di un buco da tappare per l'uscente che, rispetto agli eletti 2013, ha perso anche Papa-Papa e Mataluni. Senza considerare la situazione in bilico di Pina Crisci. Per lui, però, la conferma legata al duo Nicola Coppolaro-Antonio Savignano che, come cinque anni addietro, correrà – sperando in miglior sorte - per il seggio consiliare. In soccorso di Damiano, però, potrebbero venire, paradossalmente, i suoi avversari. Gli stessi che, mancando il carisma “unificatore” di Antonio Izzo, non riescono a trovare la sintesi e rischiano di frastagliarsi su vari versanti. Al netto del M5S (l'effetto simbolo tirerà anche a livello locale?), infatti, c'è Michele Izzo che condurrà in porto il suo progetto di lista. Izzo che ha visto evaporare il tentativo di patto con Rosanna Papa – ora ritiratasi su posizioni di osservazione – e con Alfredo Abate – anche questi con la marcia a “folle”. Ma la partita più importante si gioca in area De Mizio-Sorrentino-Cecere: atteso che l'avvocatessa appare decisa a recitare il ruolo di candidato sindaco, è da capire se l'ex assessore di Cirignano si “piegherà” a quello di semplice aspirante consigliere o se, invece, punterà ad una lista propria. Una possibilità, quest'ultima, che “inflazionerebbe” il numero delle formazioni in campo con conseguente vantaggio per gli uscenti. A quanti fino ad ora menzionati, poi, sono da aggiungere le posizioni, non trascurabili affatto, di Colantuoni e Nazzaro, anche loro, per così dire, in trincea attendendo una migliore definizione della “geografia”.

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