Regina 'nfrennula, anche la Soprintendenza la premia

(Sannio Quotidiano 21 Agosto 2018)
Nfrennula, pacche e fagioli, cazzarielli e pane cotto. Non è il menu di una delle tante attività enogastronomiche attive sul territorio saticulano (meglio dirsi, potrebbe anche esserlo) bensì una possibile parte del cosiddetto “elenco ragionato dei beni di interesse demoetnoantropologici delle province di Caserta e Benevento”. La Soprintendenza archeologica delle belle arti e paesaggio, infatti, ha redatto una prima elencazione di peculiarità e tipicità del territorio sannito-casertano provvedendo, nello specifico, a predisporre una specifica sezione cibo. Di sua iniziativa l'Ente di tutela aveva inserito nel particolare “albo” le caratteristiche “nfrennule” ma, allo stesso tempo, aveva rimandato invito alle Amministrazioni comunali – che, come ovvio, hanno migliore e più capillare conoscenza delle rispettive specificità - ad indicare ulteriori prelibatezze ai fini del particolare inserimento ed al fine di integrare la primabozza redatta dalla Soprintendenza stessa. Palazzo San Francesco, da parte sua, non si è sottratto al gustoso compito e, attraverso l'assessore competente al ramo ed Angela Ascierto – consigliere comunale delegato – ha presentato una proposta di integrazione. Tre sono i primi piatti che sono stati suggeriti ai fini dell'inserimento nell'elenco. Si tratta, come detto, di pacche e faglioli, cazzarielli e pane cotto. Le prime – giusto per concedersi una gustosa divagazione - tipicità principe delle tavole santagatesi, sono figlie della tradizione contadina locale e presentano diverse  varianti di taglio a listine (grossolane, sottili, larghe e lunghe). I cazzarielli, invece, variante dello gnocco senza l’aggiunta di patate nell’impasto, sono anch'essi figli della tradizione contadina del luogo. Il pane cotto, invece, nasceva come stratagemma per ottimizzare il consumo delle derrate presenti in casa. Tutte queste prelibatezze, quindi, potrebbero divenire bandiere riconosciute della gastronomia locale: un marchio di fabbrica, timbrato Soprintendenza, perchè le bellezze dei paesaggi passano anche (e soprattutto) per i profumi delle cucine.

Commenti