Moiano, spari contro una macelleria

(Sannio Quotidiano 25 Ottobre 2018)  Un colpo di fucile da caccia come augurio di una buona giornata lavorativa. Questo è il particolare messaggio che il titolare di una macelleria di Moiano ha ritrovato impresso all'esterno della propria attività. Martedi mattina, il 40enne esercente – la sua attività è sita, praticamente, al centro del paese – si reca ad alzare la serranda in metallo per avviare le attività quotidiane quando scorge, sulla parte sinistra della stessa, un grosso foro. Il sospetto è agghiacciante e, purtroppo, trova immediata conferma: sollevata la serranda, l'uomo scopre analogo foro, nella stessa corrispondenza, che ha bucato anche la porta di vetro-alluminio del negozio. E' evidente, a quel punto, che un colpo di arma da fuoco è stato esploso contro l'attività. Un colpo che, una volta penetrato all'interno del negozio, ha visto rimbalzare le schegge in più direzioni provocando piccoli danni anche all'interno. Sbigottimento per l'imprenditore che, a quel punto, null'altro ha potuto fare se non allertare i Carabinieri presso la cui Stazione, inoltre, lo stesso si è recato anche martedi mattina per una deposizione di circa due ore. L'esercente ci ha confidato di non aver mai ricevuto dirette richieste ma di ricordare un episodio verificatosi la sera precedente (lunedi) che potrebbe essere collegato allo sparo. Lunedi sera, appunto, verso le ore 21:30, lo stesso ci ha confidato di aver sentito un botto provenire dall'esterno dell'abitazione che si trova al piano superiore rispetto alla macelleria. Già in pigiama, affacciatosi al balcone, l'uomo non aveva scorto nulla di anomalo archiviando il fatto o come un petardo fatto esplodere da ragazzini o come trambusto causato dal forte vento che tirava quella sera. Ritornato all'interno di casa, il negoziante non aveva pensato più all'episodio comprendendo, purtroppo – come detto – solo il mattino successivo che, in effetti, quel botto altro non era che il colpo d'arma esploso contro la sua attività. Ebbene, qualche balordo si è preso la briga di avvicinarsi ad un negozio che si trova nel pieno centro del paese, di estrarre un'arma (alle 21:30 di sera, non alle 4 del mattino), di puntarla, fare fuoco e, quindi, allontanarsi come nulla fosse. Una percezione di chiara spavalderia, probabilmente mista anche a presunzione di impunità. In Valle Caudina il crimine punge in modo praticamente quotidiano. Siano meri atti di vandalismo, siano atti incendiari, bombe carta o proiettili. Sia che si tratti di “organizzazioni” sia di vendette e situazioni “private”: non passa giorno che le cronache non si debbano ritrovare ad "ospitare" nuovi, incresciosi capitoli. Nel caso di Moiano, ovviamente, spetterà agli inquirenti comprendere se ci si ritrovi al cospetto di qualche bulletto che gioca a fare il boss (formatosi alla cine-scuola di “Gomorra”), di un vero e proprio “cartello” o, ancora, di altra matrice. Certo è che, ormai, le cadenze sono divenute preoccupanti e stancanti. E la gente perbene non ne può davvero più.



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