Ancora
una volta un incidente nel tratto di strada compreso tra i territori
comunali di Forchia e di Arpaia.
Per cause, infatti, che sono in corso di
accertamento da parte delle Forze dell'Ordine, repentinamente
intervenute sul posto, due utilitarie - pare trattarsi di una Panda e
di una Musa - sono entrate in contatto nella serata di ieri.
Non
sembra che vi siano state gravi conseguenze a carico dei passeggeri;
la circolazione, invece, ha subito rallentamenti ma, al cospetto di
quanto può determinarsi in queste circostanze, si tratta con tutta
evidenza del male minore.
Piccolo o grande incidente che sia,
tuttavia, il nuovo episodio restituisce stringente attualità alle
condizioni di scarsa sicurezza che si riscontrano lungo le poche
migliaia di metri che separano i due Centri della Valle Caudina.
Solo
poche settimane addietro, si ricorda, il punto - in discreta pendenza
in direzione Forchia - era stato teatro dell'incidente mortale che
aveva visto restare sul selciato la giovane esistenza di un operaio
napoletano dipendente della airolana Tta.
Non il primo sinistro
estremo, del resto, con una miriade di altri che hanno prodotto
feriti e danneggiamenti vari ai veicoli coinvolti. Torna, quindi, di
attualità la proposta avanzata anche dall'associazionismo rispetto
alla posizione di "New Jersey", ovvero di cordoli di
cemento, sul modello di quelli apposti a Tufara Valle, che possano
allo stesso tempo limitare i sorpassi ma anche rappresentare
deterrente a velocità smodate.
Con riguardo a quest'ultimo aspetto,
poi, resta sempre viva la proposta del Primo cittadino di Forchia,
Pino Papa, che ha recentemente rilanciato rispetto alla richiesta di
aversi autovelox. Dispositivo, quest'ultimo, che pretende, però, ok
della Prefettura.
Quale che sia la soluzione, tuttavia, sì auspica,
e con urgenza, un qualsivoglia provvedimento. Perché in queste
condizioni, percorrere il tratto di strada in questione è pari a
giocare ad una roulette russa. La prudenza propria, purtroppo, non può bastare
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