(Sannio Quotidiano 24 Novembre 2019)Operazione recupero evasione. La Commissione straordinaria di liquidazione ha approvato, con atto di delibera numero 11 del 21 novembre, l'elenco degli accertamenti da eseguire con riguardo all'annualità 2014 della tassa rifiuti.
I cittadini, quindi, che non hanno corrisposto, o che risulta che non hanno corrisposto, lo specifico balzello con riguardo all'annualità prima detta, saranno raggiunti, entro i termini e secondo le modalità di legge, dagli avvisi di accertamento.
E l'elenco sembrerebbe essere abbastanza corposo se è vero che l'importo complessivo da accertare ammonta a 471.747 euro. L'atto approvato dal terzetto commissariale, tuttavia, non indica quanti siano gli utenti che risultano essere in uno stato di morosità. Ipotizzando sommariamente alcuni numeri, tuttavia, ed ammettendo che il prezzo medio Tari possa essere pari a circa 500 euro/contribuente/anno, si potrà ricavare come gli utenti in difetto siano, tra privati e commerciali, circa 940. Rispetto al numero delle utenze che sarebbero tenute a corrispondere la specifica tassa, quindi, si ricava come la percentuale dei morosi potrebbe essere non lontana da quota 20%.
Massimo impegno, come ovvio, quello dell'Organismo di liquidazione che, per sua natura, deve necessariamente premere sul pedale dell'acceleratore al fine di ottimizzare le entrate utili a ripianare la massa debitoria che grava sulle casse dell'Ente.
Entro la fine dell'anno, quindi, si dovrebbe avere una pioggia di corrispondenza con mittente Palazzo San Francesco. L'anno 2014, infatti, per non andare prescritto pretenderà che le raccomandate con l'avviso di accertamento vengano consegnate presso l'Ufficio postale entro il 31 dicembre del corrente anno. Come da ordinanza della Corte costituzionale 26053/2011, infatti, a fare fede non sarà la ricezione del plico ma, appunto, il momento in cui l'Ente ha consegnato all'Azienda postale il materiale da spedire. Del tutto inutile, quindi, fuggire alla citofonata del postino
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