Sant'Agata, tutti i debiti: l'elenco (non completo)

Sannio Quotidiano Giovedì 16 Gennaio 2020
I debiti del Comune di Sant'Agata de' Goti? “Il Sannio Quotidiano” ha fatto le pulci alla mole della massa gravante sul groppone di Palazzo San Francesco.
Come già spiegato nella edizione di ieri, sono 331 le richieste di altrettanti creditori che chiedono di essere ristorati (potranno esserlo, ovviamente, solo in misura parziale).
Una grandissima mole di situazioni che spaziano da un credito di appena 14 euro al milione e 400.000 euro della Lavorgna. Una grandissima parte di crediti, in particolare, è inferiore a quota 1.000 euro.
Circa 39 sono al di sotto di 100 euro; 133, invece, rientrano nella fascia 101-1000. Ulteriori 89 crediti, invece, ricadono nella fetta 1001-5000. Ventiquattro situazioni sono comprese tra 5.001 e 10.000 euro. Poi si viene all'artiglieria pesante. Circa 50 richieste sono relative a obbligazioni ricadenti tra 10.001 e 50.000 euro e sei tra 50.001 e 100.000.
Poi vi sono le fattispecie estremamente rilevanti. In ordine crescente i 162.000 euro richiesti dal signor Fabbri; poi una situazione da 231.000 (Quinto Di Cameli, De Marco Antonella ed altri) ed una ulteriore da 244.000 rivendicata da Enel Sole. Ai piani sempre più alti l'istanza da 301.000 euro di Maurizio Perlingieri ed i 307.000 di Laura Pasquini Spa. Importantissima anche la mole creditizia vantata da Emanuele Norcia (Costruzioni): accostate al nominativo richiedente tre somme da 409.000, 159.000 e 120.000 euro. Poi si segnalano i 434.000 della Samte, i 499.000 di Farmafactoring ed i 632.000 di Pasquale Vigliotta. Medaglia d'oro e di argento, rispettivamente, ad altrettante aziende del settore rifiuti: primissima piazza, come già detto, per Lavorgna e seconda per l'Ecologia Falzarano (730.000 euro). Ditte di costruzioni, professionisti, aziende di servizi, fornitori semplici: vi è una mappa molto variegata di richiedenti che potrà essere soddisfatta in una misura compresa tra il 40 ed il 60 percentuale






Commenti

  1. Abbiamo capito la massa dei debiti di Palazzo San Francesco, però sarebbe interessante capire meglio. Ad esempio: ditta Lavorgna: da dove nasce il debito? nell'anno in cui è nato il debito quanti sono state le tasse riscosse dai lo specifico settore? per lo stesso anno a quanto ammontano le tasse non riscosse ? Se l'ammontare delle tasse non riscosse è rilevante può essere imputabile una colpa all'ente pubblico per negligenza o "comparismo"? Altro esempio: 434.000 € della Samt. Chi è e cosa fornisce la Samet ? anche se per sommi capi è credibile la somma vantata rispetto al servizio o opera forniti, gli acconti percepiti e il residuo da percepire?
    ECCO, A MIO AVVISO DARE ALCUNE DI QUESTE RISPOSTE SIGNIFICHEREBBE AVER FATTO UN BUON LAVORO DI "INCHIESTA GIORNALISTICA"

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