Perchè aspetti la laurea quale coronamento degli sforzi, delle nottate sui libri; l'aspetti perchè tutto si scioglierà - la tensione, le aspettative - nel caldo abbraccio di chi, parenti ed amici, è pronto ad accoglierti, fatta la proclamazione, qualche poltroncina alle tue spalle, nella fatidica sala delle discussioni.
E poi tappi e bollicine, una bella tavolata, magari nel
ristorantino più ricercato, a vendicare il supplizio di tante pasta e tonno scotte e prive di fantasia, "must" gastronomico degli universitari (fuori sede).
La laurea al tempo del Covid è diversa, ha un sapore agrodolce.
Ma fa nulla.
Giuseppe Romano, figlio di Domenico e di Angela Papa, ha conseguito, nei giorni scorsi, il titolo di laurea magistrale presso la Facoltà di Scienze economiche e finanziarie della Lumsa di Roma, discutendo una tesi - relatore il docente Ludovico Zocca, correlatore il docente Filippo Giordano – dal titolo “La valutazione delle imprese Hi – Tech. Il caso della IPO di Techedge”. E lo ha fatto col massimo dei voti. Giuseppe ha discusso la tesi nella sua stanzetta romana collegandosi in videoconferenza con la Facoltà e discutendo da remoto, al cospetto della Commissione, il proprio elaborato. Giacca e cravatta, come impone il momento, il “pathos” che certo non è affievolito dall'interloquire con uno schermo.
Quindi la proclamazione e le immediate telefonate a casa dove, ad attendere cenno con trepidazione, mamma e papà, il fratello Raffaele ed una tifosa d'eccezione, la nonna Rosaria.
Separati da centinaia di chilometri perchè il neolaureato ha preferito restare lontano dai suoi affetti, per un ovvio e responsabile istinto di protezione, e per gli stessi motivi – nonché per impossibilitato dalla norma – il giovane non potrà ancora fare ritorno in Valle Caudina né i genitori potranno “salire” a “prelevarlo”.
La laurea al tempo del Covid è anche questo. Ma fa nulla.
Saranno i successi futuri, spazzate vie le nubi, a restituire il giusto premio.
Sannio Quotidiano Lun6Apr2020
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