Da Napoli alla Valle (in taxi) per comprare carne: super multa



L'uomo che può fare a meno di tutto non ha paura di niente. Così diceva il buon don Salvatore in Gomorra.
 Un terzetto di napoletani, però, non ha potuto proprio far a meno di una sana scorta di carne. Ebbene si, di carne.
 E pur di fare bottino di specialità locali, genuine hanno pensato bene di infilarsi all'interno di un taxi – in tre – affrontando il viaggio da Napoli alla Valle Caudina. Destinazione Roccabascerana, in particolare, dove, evidentemente, un macellaio locale aveva lasciato un ricordo encomiabile di se e, soprattutto, dei suoi prodotti.
 Sessanta chilometri in auto, una bella spesa da riconoscere al guidatore.
 In barba alle restrizioni anti-Covid, strafregandosene della possibile presenza di posti di blocco e simili, più forti della paura di potersi buscare il poco simpatico microrganismo ed una denuncia, l'allegrissima compagnia di tre partenopei, come detto, si è messa in viaggio di buon mattino alla volta della Valle.
 Ma vuoi che, nella cheta Roccabascerana, poche centinaia di anime, possa mai sfuggire agli occhi della Comunità (per quanto rintanata in casa) un taxi? Assolutamente cosa molto improbabile.
 Probabilmente, dopo qualche segnalazione, la locale Polizia municipale si è messa alla ricerca dell'auto per rintracciarla, successivamente, all'interno di una macelleria.
 Dove i tre, pace a loro, stavano beatamente facendo incetta di salsicce e costolette, arrosti e scottona. Si sa, Pasquetta è alle porte e l'uomo può far a meno di tutto, in tempi di Covid, ma non della sana scampagnata.
 Peccato, però, che i locali Vigili non la pensassero così.
 E, fermati i tre, gli hanno fatto omaggio di una multa da 600 euro cadauno invitando gli stessi, contestualmente, a fare immediato ritorno alle pendici del Vesuvio.
 E la carne? Nessuna pietà. Il ben di Dio è rimasto in macelleria, la Pasquetta è rimandata. 
Sannio Quotidiano Mer8Apr2020

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