"Mille e una nota", la quarantena "Musica come via di fuga"


La musica quale libertà. Quale forma di espressione, di rapporto con il mondo.
 Anna Izzo, Maestro di musica e “madre” dell'associazione musicale “Mille e una nota” nonché mente di rassegne di alto pregio artistico – quali la “Stagione concertistica” ed il “Città di Airola” - interviene ai taccuini de “Il Sannio Quotidiano”.
 E lo fa per raccontarci come la musica stia aiutando tanti piccoli, costretti alla quarantena, ad affrontare il particolare momento imposto dalle restrizioni sanitarie. “Mille e una nota”, che impartisce lezioni di strumenti a decine di ragazzini del Comprensorio, non si è fermata.
 E, grazie alla disponibilità dei vari docenti nonché assecondando la richiesta dei genitori, si è “attrezzata” per garantire lo svolgimento dei corsi on line.
 “I genitori ci stanno confermando come la musica, queste lezioni stiano rappresentando un appiglio importante per i loro figlioli.
 Parliamo di adolescenti – ancora Izzo – che, dopo la iniziale “euforia” rappresentata dal “non-vado-a-scuola”, si stanno ora confrontando con la importante limitazione della personale libertà, con la rinuncia alle relazioni con i loro coetanei che, a quell'età, rappresentano l'aspetto centrale delle vite. Ebbene, siamo felicissimi di apprendere – ci spiega la guida di “Mille e una nota” - come la didattica on line stia rappresentando per questi giovani un modo per evadere da quella “prigione” in cui, all'improvviso, si sono tramutate le loro abitazioni”.
 Scorrendo la bacheca del Maestro Izzo si colgono le tante testimonianze degli alunni che, in diversi modi e stili, ringraziano la loro “guida” per la funzione di supporto, prima ancora che “didattica”, cui la scuola sta assolvendo in questo momento
 “Ho un'arma vincente – si apprezza in uno dei messaggi - il pianoforte e il violino, compagni di vita che mi distraggono, mi tengono compagnia e non mi fanno pensare a questo orribile momento”.
 Ma la funzione pedagogica della musica ha dimensioni ancora più vaste.
 Ed Anna Izzo fa riferimento, al  riguardo, alle esperienze vissute con tanti ragazzini dalle diverse abilità “La musica può aiutare a disciplinare ed educare le giornate di piccoli ed adolescenti che riescono a trovare con maggiore difficoltà serenità ed equilibrio.
 Una funzione terapeutica di cui possono godere anche le famiglie, che aiuta a scandire l'organizzazione delle giornate.
 Ma musica è anche supporto per contenere particolari emotività, e mi riferisco ancora una volta a tante difficoltà che si incontrano nel percorso di crescita e di sviluppo.
 E queste funzioni della musica ci inorgogliscono e rafforzano la passione della nostra quotidiana “mission”...in note”. Sannio Quotidiano

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