Sant'Agata, Asl: manca il neuropsichiatra, pratiche bloccate


 Sannio Quotidiano
 Lunghe file ai “Coltivatori diretti” di Sant'Agata de' Goti.
 File che non sarebbero, in ogni caso, fruttifere.
 Situazione di generale disorientamento quella che stanno vivendo le famiglie che hanno in carico i rispettivi piccoli presso il locale Centro medico per attività che spaziano dalla Logopedia alla Psicomotricità. Premesso come il Centro medico Erre ora menzionato non c'entri nulla in questa vicenda e nulla responsabilità abbia, il problema è tutto incentrato sulla organizzazione del servizio Asl.
 In pratica, quanti frequentano il Centro medico Erre – che è struttura convenzionata – devono, per le esigenze prima dette, periodicamente rinnovare la pratica dei piccini presso gli sportelli dei Coltivatori diretti.
 L'iter vuole che i bimbi, ad esito del periodo di cure, debbano rivolgersi al riferimento in questione per sottoporre gli stessi alla valutazione del neuropsichiatra che dovrà comprendere se il paziente necessiti di un nuovo periodo di cura e, soprattutto, per quanto tempo ulteriore e con quale frequenza settimanale.
 Senza la valutazione e l'esame del neuropsichiatra, quindi, la pratica si “blocca” non consentendo ai pazienti di poter frequentare le attività presso li Cmr.
 Il problema si è aperto, in particolar modo, dopo l'addio di Mimmo Dragone, luminare che ha salutato l'Asl Benevento per un più importante e quanto mai meritato incarico in terra irpina.
 Ebbene, la professionista giunta in suo luogo sarebbe in ferie e, comunque, a sua volta destinata a trasferimento in altra sede ai principi di luglio.
 In pratica, i genitori che si sono ammassati presso l'Asl per il rinnovo pratiche se ne sono tornati a domicilio con un nulla di fatto e senza avere neppure una “road map” su come e quando doversi muoversi.
 Fatto salvo per un invito, giunto da non si comprende bene chi, ad esporre la problematica alla Direzione sanitaria di Benevento.
 Il che, ovviamente, non è la migliore e la più efficiente delle risposte. Specie se la incassa chi, al Centro medico Erre, non accompagna i propri piccoli per motivi di svago.


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