La tragedia di Limatola, sequestrati cellulari dei superstiti


Sannio Quotidiano Mar 17 Nov 2020

Sequestro dei cellulari. Sia di quello del guidatore sia di quello del passeggero superstite.
Sono questi i primi atti posti in essere dal Tribunale di Benevento, appena entrato nella titolarità della indagine innescata dal sinistro stradale che aveva determinato la morte del sedicenne Antonio Suppa. L'episodio nella  tarda serata di Sabato 7 Novembre allorquando il giovane di Limatola era rimasto ucciso dopo l'impatto della Mini Cooper, condotta da 23enne anch'egli di Limatola.
L'auto si era schiantata contro il muro di una abitazione a velocità sicuramente notevole: frattura al bacino e  ferite al capo per il conducente, fratture alle ossa per il 15enne che sedeva al posto passeggero.
Nessuna speranza, invece, per Antonio, figlio di un ferroviere, che era seduto sul sedile posteriore e che non era riuscito a sopravvivere alla tremenda carambola che aveva ribaltato la vettura. 

Sulle prime, le carte erano state acquisite dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.
Quindi la migrazione verso il Tribunale sannita.
In tale sede il Sostituto Procuratore Assunta Tillo ha disposto, come detto, il sequestro dei telefoni delle due persone sopravvissute all'impatto.
In capo al guidatore, difeso dall'avvocato Ettore Marcarelli, non è stata ancora formalizzata accusa alcuna.
Tutte le indicazioni, però, sembrano puntare nella direzione di una imputazione per omicidio stradale. Importanti gli elementi che sono emersi dalla immagine della videosorveglianza che ha immortalato pienamente parte della corsa della vettura ed il successivo schianto.
Fotogrammi che non lasciano spazio eccessivo alla interpretazione rispetto alle dinamiche.
Gli interessi della famiglia della vittima, per chiudere, sono tutelati dall'avvocato Clemente Crisci.


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