(giu.for) Antonio De Mizio si dimette da vicesindaco. Con Annalisa Clemente, attuale assessore, che sarà il nuovo numero due di Palazzo San Francesco. Questa l'ultima evoluzione che giunge dalla Casa comunale di Montesarchio. Quello che si può tranquillamente affermare è come l'atto dimissionario di De Mizio – che ha comunque conservato le altre deleghe assessoriali - non celi alcun malcontento di tipo politico. I rapporti tra De Mizio e Damiano, tra De Mizio e la restante squadra amministrativa sono, infatti, sereni, tranquilli. Le motivazioni ufficiali recate, tuttavia, non sono quelle rappresentate. O, meglio, non vivono integralmente in quelle formalmente divulgate. De Mizio, infatti, con una nota diffusa nel pomeriggio di ieri – posta sotto forma di lettera al Primo Cittadino - aveva esposto come “gli impegni sempre maggiori causati dall’emergenza sociale seguita all’epidemia da Covid” avessero esposto il medesimo, “seppur a malincuore, a rendereil mandato di vice sindaco”. “In questo particolare e delicato momento – ancora De Mizio - ritengo indispensabile svolgere la mia funzione di assessore, dedicandomi esclusivamente alle deleghe
ricevute per le Politiche sociali e di solidarietà, che mi vedono particolarmente onerato di responsabilità. I Servizi sociali, il Piano sociale di zona dell’Ambito B3, i servizi scolastici, la promozione delle prossime campagne vaccinali, richiedono massima attenzione, completa dedizione e tutto il mio personale impegno”. “Certo della tua comprensione – aveva concluso l'assessore nel rivolgersi al massimo esponente cittadino - ti rinnovo la mia piena disponibilità a lavorare con la convinzione di sempre alla realizzazione del nostro programma elettorale”. Come detto, le motivazioni esposte non esauriscono la rosa della verità. In realtà, la staffetta De Mizio-Clemente era già cosa programmata all'indomani del momento elettorale. Un accordo, per dirla breve – e non v'è nulla di male – per premiare, nella seconda metà del mandato, la persona che – Annalisa Clemente, appunto – era risultata essere, con 754 preferenze in toto, la prima eletta in assoluto nell'anno 2018. E, non a caso, l'avvicendamento casca proprio al 30esimo mese di mandato. Ovvero “nel mezzo del cammin”. Ora è da intendere se la attuale scelta di Damiano potrà essere intesa come una indicazione in ottica 2023 o se, invece, non vi sia da intravedere alcun significato in termini di “successione”
Commenti
Posta un commento