Durazzano, morti sospette di randagi


Sannio Quotidiano

L'orrore dell'odio animale. 

Anche Durazzano sembra dover fare i conti con la barbara azione di quanti ritengono qualche randagio come un disturbo tale da essere eliminato a colpi di esche velenose. 

Tre cani sono stati ritrovati senza vita nel Centro cittadino: uno ad inizio settimana ed altri due nella giornata di Venerdì con tracce che hanno lasciato pensare, appunto, all'azione di un agente venefico. 

Ieri mattina, quindi, le persone che si prendevano cura delle bestiole hanno provveduto a sporgere denuncia presso la Stazione dei Carabinieri di Sant'Agata de' Goti attivandosi, allo stesso tempo, presso l'Azienda sanitaria locale al fine di far prelevare le carcasse per i dovuti esami. 

Ma non è tutto. 

In quel di Durazzano, infatti, vi è anche il ladro seriale di cucciolate. Persone che, mosse da qualche insano motore mentale, prelevano cucciolate da randagi che le hanno appena partorite, facendone perdere le tracce. 

La qual cosa, negli ultimissimi tempi, è capitata in ben due circostanze. 

Ovviamente pare facile comprendere quale triste fine abbiano fatto i nuovi nati considerati, con tutta evidenza, come un possibile, ulteriore motivo di "fastidio". 

Da Durazzano a Montesarchio, altro fronte caldissimo. 

Come si ricorda, nel Centro capofila della Valle si è assistito alla morte di una quindicina di animali nell'ultimo mese o poco più. 

Prime indagini condotte sui randagi hanno escluso l'avvelenamento – quanto meno da 49 tipi di agenti. 

Qualcuno ipotizza anche il ruolo di un virus, pista che pare essere, però, abbastanza remota. Ovviamente si pretendono accertamenti al fine di non escludere alcuna ipotesi, non ultima quella connessa all'uso di sostanze non ancora "censite".

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