Sant'Agata de' Goti, i cinghiali sono centinaia. E c'è l'alert peste suina

Sannio Quotidiano 17 Giugno 2021

Festival dei cinghiali a Sant'Agata de' Goti.
Sono quantificati nell'ordine delle centinaia, ormai, gli ungulati a spasso per il territorio comunale.
Una crescita incontrollata che inizia a destare serie preoccupazioni dal momento che le bestie, ormai, si stanno urbanizzando con tutta una serie di risvolti  da tenere in considerazione.
Nella serata di Martedi l'ultimo abbondante avvistamento con una corposa carovana di animali che ha attraversato la carreggiata in corrispondenza della Strada Provinciale prossima alla frazione di Bagnoli. Una “location” di avvistamento non casuale: i cinghiali, infatti, hanno stabilito degli abituali corridoi in specifici punti del territorio e quello dell'altra sera – per la precisione sito all'inizio della salita che conduce a Bagnoli – è uno di quelli noti.
Gli altri, invece, sono quelli di Capitone, subito dopo Sanquinito, la Fondovalle Isclero, in corrispondenza della contrada di Presta, e l'area di Traugnano.
Come detto, la popolazione di cinghiali viene stimata nell'area saticulana nell'ordine delle centinaia.
Sui motivi del loro spostamento in basso, appare certo come uno dei co-fattori sia quello legato alla presenza di lupi in altura.
Ma anche cambiamenti climatici e lo scarseggiare del cibo – dato proprio dal plus di esemplari – con gli animali che hanno “imparato” come, a ridosso delle abitazioni, nelle aree rurali, possa rinvenirsi più facilmente cibo.
E la abbondante presenza di tale specie comincia a determinare noie: diverse le segnalazioni di danni causati alle colture senza dimenticare gli almeno tre casi di sinistri stradali che hanno visto i cinghiali nelle vesti di protagonisti – in tutti e tre i casi noti i cinghiali, investiti da automobili, c'hanno lasciato le setole.
A Sant'Agata de' Goti, però, vi deve essere anche una sorveglianza di tipo sanitaria: tra la popolazione nazionale degli ungulati “gira”, infatti,  la peste suina africana, malattia non trasmissibile all'uomo ma “attaccabile” ai maiali.
E a Sant'Agata de' Goti, come visto, non mancano cinghiali e neppure gli allevamenti di maiali.
Agli Organi di Protezione civile è arrivato l'alert nella direzione di monitorare l'eventuale rinvenimento di carcasse di cinghiali che non rechino evidenze di morte “violenta” 


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