Marco Razzano eletto vice Coordinatore regionale Città del Vino


Prestigioso incarico per Marco Razzano, agronomo e già vicesindaco di Sant'Agata de' Goti. Il professionista, infatti, è stato eletto vice-coordinatore in seno al Coordinamento regionale delle Città del Vino. 

Questo quanto sviluppatosi ad esito dell'assemblea del sodalizio riunitasi giovedì 12 agosto presso il Relais San Giacomo nel Comune di Furore, presente Raffele Ferraioli, Coordinatore regionale ed ambasciatore delle Città del Vino. 

Marco Razzano, che da anni ricopre ruoli di primaria importanza nell’ambito dell’Associazione in questione, è anche componente del Consiglio di Amministrazione di Recevin (Rete europea delle Città del vino) che nel 2019 ha insignito il Sannio con il riconoscimento di “Città europea del vino”. 

Delegato per anni dal Comune di Sant’Agata dei Goti, questa volta è stato delegato dal Comune di Amorosi che, per la prima volta, esprime il vice-coordinatore regionale attraverso l'acuta scelta di un professionista che negli anni ha dimostrato di saper promuovere e valorizzare le eccellenze del territorio rappresentato. 


“Ringrazio il sindaco Cacchillo e l’Amministrazione comunale di Amorosi – commenta Razzano - per la fiducia accordatami, il nostro obiettivo è quello di sostenere il Comune a sviluppare intorno al vino, ai prodotti locali ed enogastronomici, tutte quelle attività e quei progetti che permettono di migliorare la qualità della vita, uno sviluppo sostenibile, più opportunità di lavoro. 

Un esempio concreto è l’impegno per lo sviluppo del turismo del vino, che coniuga qualità dei paesaggi e ambienti ben conservati”. 

Il neo delegato prosegue “E’ questa una forma di turismo di esperienza che privilegia la sostenibilità, l’incontro con il territorio, e la conoscenza diretta dei suoi protagonisti: i vignaioli e la gente che qui lavora”. 

Da Cacchillo viene osservato, giustamente, come “la nostra scelta non poteva dare maggiori risultati. 

La nomina del dottor Marco Razzano sarà da volano per la tutela della qualità dei prodotti tipici locali, la loro valorizzazione e promozione. 

Tale tutela è presupposto imprescindibile per ogni possibile politica di crescita e sviluppo economico”. 

Dal Primo Cittadino di Amorosi non si nasconde la volontà di riportare in auge la produzione del vitigno autoctono “lengua e femmina” che in epoche passate era molto diffuso sul territorio locale ma che, nel corso del tempo ed a causa della sua sempre minore importanza commerciale, ha visto ridotta la sua diffusione sino alla quasi scomparsa attuale. 

Prossimo appuntamento per la “Città del vino” è per il 20 e 21 novembre a Barolo laddove l’Assemblea nazionale eleggerà i componenti del nuovo Consiglio nazionale.

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