Valle Caudina, in un anno persi 1314 abitanti: crollo a Sant'Agata

Sannio Quotidiano Lunedì 24 Gennaio 2022

La Valle Caudina e l'emorragia "demografica" che non si arresta. Tra le ultime due rilevazioni disponibili, infatti, anni di riferimento 2019 e 2020, l'intero Comprensorio ha perso ben 1314 cittadini. Passando da 69069 residenti a 67755. Un calo che è omogeneo, uniforme. Fatta eccezione per Arpaia che si è mantenuta in equilibrio - 1994 erano e 1994 sono - infatti, tutto il resto delle Comunità ha subito perdite che sono verticali sia sul versante sannita sia su quello irpino della Valle. In termini percentuale, la discesa più imponente è quella di Sant'Agata de' Goti che, tra il 2019 ed il 2020, ha subito la perdita del 3,33% della popolazione che, in numeri assoluti, si traduce in un minus di 359 persone. Detto già di Arpaia che, come detto, è restato in pareggio, la perdita percentuale minore è stata quella di Roccabascerana (-0,73 percentuale). Per il resto, vanno giù di brutto anche Durazzano (-3,13%), Cervinara (-3,11%) e Rotondi (-3,06). A completare la statistica Bucciano (-2,70), Pannarano (-2,55), Paolisi (-1,90), San Martino (-1,39), Bonea (-1,24). Più contenuta la discesa di Forchia (-0,99), Montesarchio (-0,97), Airola (-0,87), Moiano (0,79) e Roccabascerana (-0,73). Il fenomeno del calo demografico, fondamentalmente, accomuna il territorio meridionale nella sua generalità sebbene in determinati contesti il fenomeno appaia essere decisamente più marcato - per restare all'area sannita potrebbe farsi riferimento alla zona fortorina dove i numeri dello spopolamento sono drammatici. Quanto al territorio caudino, tuttavia, vi sarebbero tutti gli argomenti per poter, quanto meno, frenare il fenomeno. Ed il fenomeno lo si frenerebbe anche promuovendo un discorso, in prospettiva, di attrattività turistica che punti forte sulle peculiarità naturali, artistiche ed enogastronomiche. Dal Partenio al Taburno passando per la Falanghina e la Mela annurca, per le meravigliose chiese che puntellano i nostri paesi, al Centro storico saticulano a Montesarchio con il suo Museo ed Assteas, all'acquedotto Carolino, alle Forche Caudine, alle innumerevoli ricchezze della produzione contadina...Quanto ha ad offrire la Valle Caudina? Quanto e quale sviluppo turistico si potrebbe avere, quante possibilità si potrebbero dare ai giovani del territorio? Ecco quale potrebbe e dovrebbe essere un grande investimento per le nostre aree, ecco quale è il grande discorso che il soggetto Città Caudina dovrebbe intavolare. Promuovere la Valle Caudina come offerta unica, unire gli sforzi di promozione e di attrattività. Fare rete. Fare rete, appunto, altrimenti non v'è futuro. 


Commenti

  1. Sono un cittadino durazzanese, e abito da 4 anni a Reggio Emilia.
    C'è stato un calo nel territorio? Non mi meraviglio.
    Voglio raccontarvi la vera realtà del nostro territorio.
    IO ho 29 anni e per un contratto a tempo Indeterminato lo visto solo fuori dalla Campania.
    Chiediamoci perché un giovane per crearsi un futuro deve andare via? Perché? Lavorare per vivere? O vivere per lavorare?? Lascio a voi la risposta.

    RispondiElimina

Posta un commento