Passano le Amministrazioni ma non il problema.
A Sant'Agata de' Goti la zona ex deposito bus continua ad essere vittima sacrificale di allagamenti. Ogni qual volta si verificano, infatti, precipitazioni solo un attimino più intense e violente rispetto all' ordinario, puntuali si hanno i disagi.
L'ultimo episodio, come a tutti noto, nella giornata di giovedì scorso allorquando mezza Valle Caudina, del resto, ha avuto a che fare con la medesima problematica.
Mal comune mezzo gaudio non può certo essere un motto che può consolare i santagatesi: attività commerciali e quanti, anche abitazioni, sono possessori di locali che si sviluppano a livello terra, ogni volta che da queste parti si apre l'ombrello, si ritrovano a buttare un occhio alla strada sperando che il tutto passi velocemente e non si sviluppi nuovamente la solita piscina.
A scanso di equivoci va detto, come in esordio accennato, come il problema sia risalente e non sia nato con l'attuale Amministrazione.
Anzi.
A maggior ragione, proprio per questo, necessita una risoluzione.
Già in passato avevamo dato voce agli esercenti che operano in questo punto del territorio, troppo spesso costretti a doversi armare con scope e secchi per sgombrare le strutture dalle invasioni di acqua e fango.
In occasione dell'ultimo evento, poi, solo la buona volontà di alcuni privati cittadini ha consentito che non si determinassero inconvenienti ancora più consistenti: alcuni ragazzi, infatti, dotati di senso civico e buona volontà, si erano gettati in strada movimentando le grate e le caditoie e favorendo il deflusso della massa d'acqua.
Solo in questo modo si erano potute scongiurare conseguenze più importanti.
Non sta a noi stabilire se i problemi siano da ascrivere ad un discorso di manutenzione o a un difetto di tipo proprio strutturale: sta il fatto che, ormai, sembra essere giunto il momento di una risposta soddisfacente e possibilmente definitiva.
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