Montesarchio, i fratelli Iadanza non rispondono al Gip

Sannio Quotidiano Giovedì 14 Luglio 2022

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. 

Scena muta per i fratelli Iadanza, Silvio e Vincenzo Marcello, rispettivamente di 33 e 30 anni, finiti in carcere per gli effetti di una operazione eseguita nella mattinata di lunedì dagli uomini dell'Arma dei Carabinieri di Montesarchio su disposizione della Procura della Repubblica presso la Divisione distrettuale Antimafia di Napoli. 

Estorsione, anche tentata, danneggiamento, minacce e tentata rapina: il tutto con l'aggravante del metodo camorristico: queste le fattispecie contestate alla coppia che, al cospetto del Giudice per le indagini preliminari, dottore Luca Battinieri, è stata oggetto di interrogatorio presso il carcere di Poggioreale non fornendo, tuttavia, replica alcuna alle sollecitazioni del Magistrato. 

Sono eclatanti gli episodi che vengono contestati ai due fratelli: secondo la ricostruzione degli inquirenti, in particolare, i Iadanza avrebbero dato in particolare escandescenza nella giornata del 7 marzo 2021 dapprima in un bar e, poi, in una pizzeria. 

Presso la prima delle due attività, in particolare, i fratelli avrebbero preteso di consumare gratuitamente delle bevande e, all'opposizione dei titolari, non avrebbero esitato a sfasciare tavolini e sedie del locale. 

La sera replica in una pizzeria dello stesso centro cittadino: anche in questo caso avrebbero preteso di consumare due pizze gratuitamente in segno di una presunta riconoscenza per una sorta di protezione che avrebbero garantito in occasione di un tentativo di incendio dell'attività. Poi vi è un ulteriore evento relativo ad un tentativo di rapina di una vettura fallito solo per l'opposizione del guidatore. 

Il legale dei due, avvocato Mario Cecere, si appellerà al Riesame per chiedere la scarcerazione. 

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