Un medico montesarchiese famoso per la terapia genica oculare

Sannio Quotidiano

La Valle Caudina ed i suoi talenti. Un appassionante capitolo che si arricchisce di sempre nuove pagine. La terra feconda di Caudium ci consegna, questa volta, la vicenda del medico oculista Giancarlo Iarossi, referente del percorso sulle distrofie retiniche all'interno dell'Unità di Oculistica dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Il professionista negli ultimi giorni è, infatti, al centro delle cronache nazionali scientifiche in forza di un grandissimo risultato conseguito presso la struttura romana ove opera. Iarossi, infatti, ha, attraverso l'applicazione della terapia genica, restituito la piena vista a due fratellini di 3 e di 8 anni affetti da una forma di distrofia retinica ereditaria - l'amaurosi di Leder - aberrazione che si stima colpisca un nato ogni 200.000. Una patologia decisamente rara che fino a poco tempo orsono suonava come una sentenza inappellabile di cecità a vita.

La Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli 

 e l'Ospedale pediatrico Bambino Gesù, tuttavia, al fine di dare risposte alla comunità dei pazienti, hanno avviato a quattro mani, nel 2021, un comune percorso per la gestione di pazienti pediatrici e adulti affetti da tali degenerazionia: il protocollo si sostanzia in una singola iniezione - "one shot" - nell'area sottoretinica di tutti e due gli occhi di una copia funzionante del gene RPE65 veicolato all'interno delle cellule da un adenovirus con patrimonio genetico modificato che gioca il ruolo di vettore. La copia sana riesce a ripristinare, pertanto, la capacità visiva del paziente in modo significativo e duraturo. Ed è proprio quanto avvenuto con i due fratellini, il più piccolo dei quali risulta essere il più giovane in Italia ad avere beneficiato della particolare terapia. Scienza italiana che fa inorgoglire, ancor di più ai sanniti giacché il papà di Iarossi era di Castelvetere di Valfortore mentre la madre, Pasqualina Mercaldo, di Montesarchio. Quest'ultima figlia a sua volta di quel mast' Giacomino Mercaldo che, pregevole scultore, ha legato la sua fama alla chiesa della Trinità. "La terapia genica per la degenerazione retinica a trasmissione ereditaria - ha spiegato il medico oculista a "La Repubblica" - rappresenta la prima concreta cura per prevenire o correggere il decadimento completo della funzione visiva e riveste un ruolo fondamentale per future strategie terapeutiche. Altre forme di distrofie retiniche causate da diverse mutazioni geniche sono al momento oggetto di trials clinici in fase avanzata. L'auspicio degli operatori coinvolti è di continuare questo progetto volto ad applicare la terapia più appropriata secondo le attuali conoscenze sulle degenerazioni retiniche ai nostri pazienti comuni e di estenderla nell'immediato futuro ad altre mutazioni".

Iarossi, nato a Roma dove si erano trasferiti tempo prima i genitori, è solito tornare a Montesarchio presso il cui cimitero riposa la madre.

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