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Dieci anni (e più) di stasi totale.
Dieci anni (e più) caratterizzati da annunci e proclami cui, però, di concreto non è corrisposto nulla.
La Fondovalle Isclero, nel suo tratto santagatese, era e resta ancora incompleta.
Ancora una incompiuta, ancora una cattedrale nel deserto.
Duemila maledettissimi metri di asfalto - che dovrebbero unire la zona dell'ospedale di Sant'Agata de' Goti a quella delle Tre Masserie di Moiano - che tengono in ostaggio la viabilità sull'asse caudino-telesino e, in senso più ampio, quella tra Sannio ed Irpinia.
Duemila metri di asfalto che tangono in ostaggio una migliore logistica commerciale, lavorativa, una migliore quotidianità per chi lavora e studia.
Con abbattimento di tempi e plus in termini di sicurezza.
Un beneficio diretto ed indiretto dal momento che la messa a regime di questa fetta di strada ne libererebbe ed alleggerirebbe di ulteriori dal traffico pesante (dalla Provinciale Sant'Agata-Moiano all'Appia stessa). In principio i ritardi furono dipesi da ritrovamenti archeologici, poi da questioni burocratiche sull'asse Provincia-Regione. Dal 2012, in ogni caso, è paralisi totale.
Ma a disturbare ancor di più, come prima accennato, sono reiterati annunci - che ci vengono somministrati di tanto in tanto - che garantiscono rispetto a presunti start dei lavori.
Annunci che, ormai, vengono percepiti come una sorta di presa in giro. Waiting for Godot?
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