Durazzano, lite col vicino nudo: Giudice archivia

Sannio Quotidiano Martedì 4 Aprile 2023

Non vi furono lesioni. 

Non vi furono danneggiamenti. 

Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento, dottoressa Gelsomina Palmieri, ha deciso di archiviare la posizione di G.A., trentaduenne di Durazzano. 

Co-protagonista, suo malgrado, di una vicenda che pare essere rubata alle trame di un cinepanettone. 

Vigilia di Ferragosto, anno 2020. Il 32enne fa ritorno a casa in compagnia della coniuge e dei figli. 

Da qualche giorno la serratura della porta di ingresso principale è malfunzionante – non riuscendosi ad aprire dall'esterno – né, complice il particolare momento storico (si era in piena fase Covid), era ancora riuscito a provvedere alla sostituzione della stessa. Pertanto, l'uomo, lasciati la compagna ed i bambini ad attendere all'esterno dell'ingresso principale, si reca nel retro con l'intento di salire sul balcone dell'abitazione – che è sita ad un primo piano leggermente rialzato – e, attraverso la finestra-balcone lasciata volontariamente aperta (consapevoli del problema), entrare all'interno e dall'interno aprire la porta di ingresso per consentire ai congiunti di entrare. 

Ma qui viene il bello. Una volta giunto sul retro di casa, appunto, il proprietario trova un uomo nudo sul proprio balcone. 

Totalmente nudo, senza neppure gli slip, l'individuo era giunto dalla sua casa (non lontana), aveva fatto un pezzo di strada (con nulla addosso, ovviamente) si era arrampicata sul balcone del vicino per poi essere li ritrovata dal proprietario. 

Cosa li facesse/perchè stava li/perchè era nudo sono tutte domande cui gli inquirenti stanno cercando di trovare risposta. Il giovane che era rientrato in casa, tuttavia, nel trovarsi il tizio versione “nature” sul balcone di casa propria, superato il comprensibile momento di sbandamento/disorientamento, resta sopraffatto dalla rabbia e scarica un bel po' di colpi sull' “ospite” poco gradito. 

Che, però, fuggito in un primo momento, ritorna sul posto con tanto mazza da baseball alla mano dando vita ad un secondo round. Giungono Carabinieri ed ambulanze e partono le denunce (reciproche). 

Difeso dagli avvocati Lucrezia D'Abruzzo e Nunzia Meccariello, il trentaduenne vede archiviata, come detto, la sua posizione. Il cinquantenne nudista, chiamiamolo così, è invece già rinviato a Giudizio: deve rispondere di molestie e atti osceni.

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