Ferì Fiore Clemente, pena ridotta per Dimatola

Sconto di pena in secondo grado. 

È quanto stato disposto dal Giudice della Corte di Appello di Napoli a beneficio di Salvatore Dimatola, ovvero l'autore del ferimento a colpi di pistola del pregiudicato Fiore Clemente di San Martino Valle Caudina. 

La quinta sezione della Corte d'Appello di Napoli, infatti, accogliendo in tal senso la richiesta venuta dall'avvocato difensore Alessio Ruoppo del Foro di Napoli, ha smussato la condanna del primo grado che era stata comminata lo scorso 17 febbraio e che era stata fissata in anni 8 e mesi 4, in quella di anni 7.

 I fatti, si ricorda, si erano verificati l'11 Febbraio dello scorso anno, in pieno Centro cittadino. 

Clemente, considerato vicino al clan Pagnozzi, era stato sorpreso all'esterno di un supermercato ed attinto all'addome da una sequenza di quattro proiettili che lo avevano investito all'altezza dell'addome e dell'inguine e costretto al ricovero in Terapia Intensiva, prima, e ad una lunga convalescenza, dopo. In data 13 Febbraio, quindi, Di Matola - che si trova in stato di detenzione dalle immediatezze del fatto - è dovuto comparire al cospetto del Gup del Tribunale di Avellino, dottore Fabrizio Ciccone, per l'udienza preliminare. Con il procedimento che era così tornato nelle sedi della Procura irpina dopo che, in un primo momento, per comprensibili motivi e nelle more di capirne le dinamiche, era stato avocato dalla Divisione distrettuale antimafia di Napoli. 

Tuttavia, il Pubblico Ministero di tale sede, esclusa la matrice della malavita organizzata, aveva trasferito per subentrata competenza la questione al collega di Avellino Fabio Massimo Del Mauro.

 Con quest'ultimo che, ricevuto il fascicolo da Napoli, aveva chiuso le indagini e disposto la richiesta di processo. 

In capo al giovane, pertanto, è venuta la condanna di tentato omicidio aggravato dalla premeditazione, ma non dalla connotazione camorristica.

 Fiore, in ultimo, non si era costituito parte civile differentemente dal nipote.

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