45enne di Forchia in arresto cardiaco: la salva il 118

Non c'è solo la malasanità. 

Anzi. 

Una nuova straordinaria pagina di buona sanità, di ottima sanità, piuttosto, è quella che è stata scritta dal personale del 118 di Airola. 

Una donna ad essere stata strappata letteralmente alla morte dalla professionalità e dalla tempestività del medico e dell'operatore sanitario che si sono portati sul posto.

I fatti si sono verificati nel primo pomeriggio di ieri allorquando è giunta alla centrale operativa una chiamata di emergenza da Forchia: i familiari di una donna di 45 anni ad allertare il 118 per segnalare una condizione di sofferenza cardiaca della donna.

 Una intuizione che è stata certamente provvidenziale. 

Nel momento in cui, infatti, il personale si è portato a domicilio della paziente, quest'ultima è andata in blocco cardiaco. L'intervento dei sanitari con tanto di manipolazione e di defibrillatore ha consentito, unitamente a delle iniezioni di adrenalina, di rianimare la quarantacinquenne che, per ovvi motivi, è stata successivamente trasferita dallo stesso equipaggio presso l'ospedale Rummo di Benevento dove la medesima si trova in condizioni stabili - comunque fuori pericolo di vita. 

Senza, tuttavia, l'azione del personale sanitario, la storia avrebbe rischiato di avere senza dubbio un esito ben più drammatico. 

È un tema alquanto caldo quello relativo al presidio 118.

 Si era parlo anche in tempi recenti di una possibile demedicalizzazione di alcuni presidi, non ultimo quello di Airola laddove è facilmente intuibile come nel momento in cui su un intervento si porta solamente l'equipaggio formato dal personale non medico - nulla togliendo alla competenza di quest'ultimi - si avrà sicuramente un ritardo nelle attività da intraprendere. 

Ciò atteso come il personale non medico dovrà comunque interfacciarsi con la centrale al fine di comprendere come procedere nell'iter di cura. 

Il tutto in contesti dove la lotta con gli istanti diventa determinante per discriminare la vita dalla morte. 

Tutto bene quel che finisce bene.

 Plauso al 118 airolano e monitorl a chi di competenza rispetto alla impossibilità di poter giocare con i servizi sanitari.

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