"Cervinari", due caudini escono dai domiciliari

Tornano in libertà. 

Si tratta di tre elementi di spicco – due dei quali strettamente gravitanti sul territorio di Arpaia - entro la vicenda che aveva portato gli inquirenti a trarre in arresto diversi soggetti nell’ambito di una indagine antidroga che aveva avuto quale baricentro i cosiddetti Cervinari. 

Si tratta di Antonio e Anna Papa – fratello e sorella – nonché di Giuseppe Servodio. Destinatari di misura cautelare, i tre si trovavano in regime di arresti domiciliari. Ora, vedendo accogliere l’istanza in tal senso presentata dall’avvocato Carlo Perrotta, hanno avuto ridimensionata la misura afflittiva in quella decisamente più dolce della presentazione per tre volte la settimana presso la Polizia giudiziaria. 

Di fatto, i tre hanno riguadagnato una condizione di libertà.

 Anna Papa, in particolare, e Servodio stavano scontando i domiciliari ad Arpaia. L’altro Papa, invece, Antonio, si trovava nella sua abitazione in contrada Trotti di San Felice a Cancello. Sviluppo forse inatteso, quindi, nell’iter processuale – si è allo stato in fase dibattimentale – che ha visto i tre in questione optare per il rito ordinario e non già per quello abbreviato, come avevano fatto invece diversi degli altri coinvolti. 

Il riferimento, si ricorda, è al maxi-blitz che era stato posto in essere dalla Divisione distrettuale antimafia contro il clan dei Piscitelli, alias “Cervinari”, circostanza nella quale erano state sottoposte a misure cautelari 39 persone ritenute appartenenti – come da teorema dalla Divisione distrettuale antimafia - ad un’organizzazione criminale finalizzata al traffico internazionale di droga, con base nel basso Casertano e nella Valle Caudina.  

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