Giuseppe Tirone, infatti, vittima dell'aggressione, è spirato nella mattinata di ieri presso il Centro grandi ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli dove era stato ricoverato nelle immediatezze del fatto.
L'uomo aveva da subito presentato una condizione estremamente grave con profonde ed estese ustioni all'altezza del collo, del volto e del torace.
A complicare ulteriormente il quadro sanitario anche il malfunzionamento dell'apparato polmonare. Il teatro del dramma era stata la via Curielli di Cervinara. Il 51enne, in particolare, sarebbe entrato in colluttazione con un 38enne suo vicino di casa.
Calci, pugni e qualche spintone ad essere volati tra le parti.
Smorzata la prima fase della lite, il più giovane dei due sarebbe tornato sul posto impugnando una tanica di benzina. Questa sarebbe stata riversata sul 51enne e, contestualmente, sarebbe stato appiccato il fuoco che avrebbe preso con facilità ad avvolgere la “vittima”.
La scena non era certo passata inosservata.
Nel momento in cui si erano viste le fiamme avvolgere il malcapitato, quanti erano nei paraggi si erano adoperati per smorzare il fuoco riuscendo anche nell’intento.
Le condizioni dell’ustionato, tuttavia, nonostante il repentino soccorso, si erani presentate comunque gravi.
Sul posto era giunto il locale 118 che di gran carriera aveva trasferito il soggetto presso l’ospedale San Pio di Benevento e da li, stante la condizione complessiva del paziente, presso il nosocomio partenopeo. Grazie anche alla testimonianza dei locali, gli agenti del Commissariato di polizia di Cervinara avevano rintracciato il 38enne che si trova allo stato ristretto presso la struttura carceraria di Bellizzi Irpino.
Nelle prossime ore, verosimilmente, la Procura della Repubblica di Avellino andrà a disporre l'esecuzione dell'esame autoptico.
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