Montesarchio, Abbazia...a luci rosse: gli amanti scostumati

 Va bene - si - la gioventù, va bene - si - il fuoco della passione che si accende, in particolar modo, nei paraggi del fine settimana. Ma, come suol dirsi, est pur sempre modus. E in quel di Montesarchio di modi sbagliati ne hanno qualche nozione. Vallo a chiedere a quanti si prendono cura della zona che si trova nei paraggi della Abbazia di San Nicola, riferimento che, risalente nella sua attuale strutturazione al secolo 13esimo, viene gestito dalla locale Confraternita. Quasi ogni mattina, si diceva, il suolo del piazzale antistante l'ingresso principale della struttura ecclesiastica si presenta come un tappeto di residui che richiamano le acrobazie amorose della sera prima. In buona sostanza, i focosi amanti arrivavano da queste parti, si concedono le loro comprensibili e condivisibili effusioni e poi vanno via. Solo che, quando vanno via, sono soliti abbandonare sul posto souvenir vari. E il mattino successivo i responsabili della Confraternita, con spirito di servizio e di grande altruismo, si armano di scopa e palette - ma soprattutto di tanta pazienza e di abbondante dose di stomaco - per risanare il luogo sacro. Già in passato si era intervenuti con dei deterrenti per evitare che la zona della abbazia divenisse una sorta di zona rossa - nel senso di zona a luci rosse - e, allo scopo, si erano posizionati dei paletti al fine di impedire  l'accesso alla zona laterale della chiesetta che, essendo più appartata, era in origine prediletta dagli amanti montesarchiesi e delle zone limitrofe. Chiusi gli accessi laterali, però, i maratoneti del sesso in formato quattro ruote non hanno cambiato location. Dalla parte laterale dell'Abbazia, in realtà, si sono spostati in quella frontale. Ma sempre azzeccati all'Abbazia sono restati, manco vi fosse chissà quale elisir. Alla fin fine, al di là della discutibile location, si chiederebbe ai lovers quanto meno di avere la premura e l'attenzione di non cospargere il pavimento dei loro ricordi. Un minimo di "creanza". E così saremmo tutti d'accordo.


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