Airola, tentano la truffa ma la nonna è più furba

Non sempre i furbetti l'hanno vinta. Una storia a lieto fine quella che, una volta ogni tanto, giunge da Airola. Una nonna, venendo ai contenuti, è stata più furba dei delinquentelli di turno che l'avevano presa di mira convinti di fare un guadagno alquanto facile. Ebbene, a casa della vecchietta che vive nel pieno centro della cittadina squilla il telefono. Dall'altro capo del filo una voce riferisce di essere il nipote e presenta la solita scusa del pacco. In pratica viene chiesto alla anziana dal finto nipote di ritirare un pacco che di lì a poco sarebbe stato consegnato da un corriere (ovviamente farlocco anche questi). La nonna, sulle prime, non si pone particolari dubbi anche perché il nipote che vive nello stesso immobile era effettivamente uscito di casa. Il sospetto comincia a materializzarsi nel momento in cui arriva una seconda telefonata con la quale si avvisa che il corriere (sempre pseudo) era in procinto di bussare per il recapito e che a questi la donna avrebbe dovuto consegnare la cifra di 900 euro. A quel punto la vecchietta comincia ad avvertire, dall'alto della sua esperienza, concreta puzza di bruciato e non fa null'altro che riattaccare il telefono. I mancati truffaldini, a quel punto, capiscono che non c'è trippa per gatti e desistono dal loro intento. Storia a lieto fine, come in esordio detto. Per una che va bene, però, molte altre vanno purtroppo a segno finendo per restare nel sommerso un po' per il pudore delle vittime che hanno vergogna di raccontare quanto patito un po' perché erroneamente si ritiene che denunciare non abbia il suo significato. Nella circostanza specifica di cui ora non sappiamo se il fatto sia stato posto all'attenzione della locale stazione dei Carabinieri. Resta sempre viva la raccomandazione da farsi rispetto alla diffidenza massima che si deve avere rispetto a telefonate di questo genere nonché alla necessità di allertare i propri familiari nel momento in cui si nutrisse il purché minimo dubbio.

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