Bonea, tre cuccioli gettati in una busta: salvati

La barbarie è dura a morire. 

Ha contenuti raccapriccianti la vicenda avutasi a Bonea e della quale ha dato notizia, attraverso i propri social, l’associazione Mabello, sodalizio caudino che da anni opera nel settore del benessere animale avendo strappato al randagismo e all’abbandono migliaia di trovatelli. Verosimilmente dopo una segnalazione, sono stati rintracciati in un terreno di Bonea tre cuccioli di cane. 

Le bestiole, di pochi giorni di vita, erano state rinchiuse in una busta e gettate al pari di comune immondizia. 

Fortuna ha voluto che qualcuno si sia reso conto della tenera presenza e ha allertato i volontari i quali, a loro volta, con la consueta disponibilità ed il consueto amore, si sono portati sul posto procedendo al recupero. 

I tre piccoli erano fortunatamente vivi e in uno stato ancora accettabile, molto probabilmente perché il rinvenimento si è avuto a breve distanza dall’abbandono. 

Ma la fortuna ha baciato due volte. 

Una cagnolina che era stata recuperata appena una settimana prima da Mabello, infatti, e che aveva recentemente partorito, ha accolto i cagnolini allattandoli e risolvendo, di fatto, l'altro grossissimo problema della loro nutrizione. L’interrogativo è uno: chi e perché? 

Come si può avere il coraggio di condannare a morte tre anime indifese? Perché non consegnarle ai volontari, quale disturbo mai avrebbero potuto determinare? 

Non v’è risposta alla crudeltà umana. 

Sta il fatto che gli angeli di Mabello li hanno salvati. 

*foto web

Ma per tre che sono scampati alla morte, tantissimi altri vanno ad imbattersi in un destino certo e crudele. 

L’auspicio è che si indaghi, si accerti e si identifichino le responsabilità. 

Perché va dato un segnale forte e deciso nella direzione di far capire che pur vi deve essere un limite alla bestialità (umana). Ricordando a chi lo merita che la clava l’abbiamo riposta, ormai, da un po' di tempo.

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