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La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto il rinvio a Giudizio nei confronti del ras Gennaro Morgillo, 36enne di San Felice a Cancello - difeso dall'avvocato Vittorio Fucci - per estorsione ai danni di Francesco D’Angelo, 56enne di Durazzano.
Un nome che è drammaticamente intrecciato a recenti vicende di cronaca quello di D'Angelo.
Il medesimo, infatti, è stato condannato a 20 anni di carcere per l’omicidio di Mario Morgillo e di Andrea Romano, rispettivamente padre e cognato di Gennaro Morgillo, quest'ultimo imputato in diversi procedimenti come capo-promotore di associazioni criminali finalizzate al traffico di droga.
Quanto ai fatti di Durazzano, che potrebbero essere in connessione con il nuovo sviluppo, i medesimi si consumarono il 31 Marzo 2019 quando il 56enne durazzanese Francesco D'Angelo uccise a colpi di fucile Morgillo e Romano, entrambi di Cancello Scalo.
Entrambi raggiunti dai colpi esplosi dal durazzanese con un fucile da caccia calibro 12, illegalmente detenuto.
Morgillo, in particolare, attinto all'avambraccio destro e all'emitorace sinistro mentre il più giovane in zona lombare.
D'Angelo che si era poi allontanato dal luogo dell'omicidio prima di essere rintracciato dagli uomini dell'Arma dei Carabinieri.
Un episodio che ebbe a scuotere, comprensibilmente, l'opinione pubblica e la tranquilla Comunità sannita, mai ritrovatasi al centro di cronache si tanto drammatiche ed eclatanti.
Il duplice omicidio sembrerebbe essere venuto a culmine di un paio di anni di tensioni innescate da un sinistro stradale che lo stesso D'Angelo, nell'Aprile del 2018, avrebbe avuto proprio con il Gennaro Morzillo.
Un biennio che sarebbe stato caratterizzato anche da altri scontri, sempre come fu ricostruito dagli inquirenti, quale uno avutosi poco tempo prima in un bar di Durazzano.
Ora, tornando ai fatti attuali, il rinvio a Giudizio per il 36enne che dovrà comparire dinanzi al Gup dottoressa Alessandra Grammatica.
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